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Rottamazione cartelle Equitalia, fase due: ecco quanto e come si paga

La scadenza entro cui aderire alla rottamazione delle cartelle Equitalia è passata (solo i Comuni colpiti dal terremoto hanno ancora un anno di tempo), ma la partita rimane aperta. Inizia ora la “fase due”, che a sua volta si divide in due tempi.

Prima di tutto, chi entro lo scorso 21 aprile ha fatto domanda per rottamare una o più cartelle esattoriali deve verificare che questa sia andata a buon fine e a quanto ammonti il debito con la pubblica amministrazione. Dopo di che arriverà il momento di mettere mano al portafogli.

COSA SI PAGA?

In generale, la rottamazione delle cartelle prevede che chi ha aderito paghi l’importo residuo delle somme inizialmente richieste dal Fisco, ma non le sanzioni né gli interessi di mora. Sulle multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

QUANTO SI PAGA?

Entro il prossimo 15 giugno Equitalia invierà ai contribuenti una comunicazione con i seguenti dati:

– i debiti che rientrano effettivamente nella definizione agevolata;
– l’ammontare complessivo dell’importo dovuto;
– le scadenze delle eventuali rate.

La comunicazione conterrà anche i bollettini di pagamento.

COME SI PAGA?

Si può scegliere fra ben 10 metodi di pagamento:

1) tramite domiciliazione bancaria;
2) allo sportello degli istituti di credito;
3) ai bancomat delle banche che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL;
4) via internet banking;
5) alle Poste;
6) nei tabaccai aderenti a ITB;
7) tramite i circuiti Sisal e Lottomatica;
8) sul portale Equitalia e con l’App Equiclick;
9) con la piattaforma PagoPa;
10) agli sportelli Equitalia.

SI PUÒ PAGARE A RATE?

La legge consente di pagare in un’unica soluzione oppure a rate (da una a cinque). Nel secondo caso il 70% del dovuto dovrà essere versato nel 2017 e il restante 30% l’anno prossimo.

E SE SALTO UNA RATA?

Attenzione: chi non paga una rata o lo fa in ritardo perde i benefici previsti dalla rottamazione delle cartelle. In questi casi, perciò, Equitalia riprenderà le normali attività di riscossione, ovviamente scalando dal debito complessivo le eventuali rate già versate dal contribuente.

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