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Rose Valland, l’eroina della “restituzione”: la sua storia. Un ritratto di Nicolas de Largillierre in asta il prossimo novembre da Christie’s

Christie's

Rose Valland (1898-1980) è stata uno storica dell’arte francese e curatrice del Jeu de Paume di Parigi e membro della Resistenza che registrò segretamente dettagli di opere d’arte saccheggiate dai nazisti. Durante l’occupazione tedesca di Parigi (1940-44) il Jeu de Paume servì da magazzino per le numerose opere d’arte saccheggiate dai tedeschi. Nel 1961 Rose Valland pubblicò Le Front de l’Art, un libro basato sui suoi appunti presi di nascosto. Oggi, Rose Valland è riconosciuta per il suo ruolo nella protezione del patrimonio culturale francese e i suoi documenti sono ancora oggi di grande valore per la ricerca sulla provenienza e gli sforzi di restituzione.

Il 21 novembre Portrait de femme à mi-corps di Nicolas de Largillierre, dipinto a cavallo tra il XVIII e il XVIII secolo, farà parte dell’asta di dipinti antichi a Parigi: Maîtres Anciens: Peintures – Dessins – Sculptures.

La storia del dipinto è strettamente legata a quella della Sezione Alleata Monumenti, Belle Arti e Archivio. Saccheggiato dal caveau della banca del barone Philippe de Rothschild (1902-1988) ad Arcachon alla fine del 1940 e trasferito al Jeu de Paume a Parigi nel febbraio 1941, il ritratto fu recuperato dai Monuments Men nel maggio 1945, giorni prima della fine del Seconda Guerra Mondiale, al castello di Neuschwanstein, in Baviera, grazie agli appunti che Rose Valland aveva preso e condiviso in segreto.

Portrait de femme à mi-corps non è solo un meraviglioso dipinto, ma fa anche parte di una fotografia iconica scattata nel maggio 1945 sui gradini del castello di Neuschwanstein in Baviera, che mostra James J. Rorimer dei Monumenti , Sezione Belle Arti e Archivi insieme a tre soldati della 7a Armata americana, con in mano tre delle tante opere d’arte saccheggiate dai tedeschi. Portrait de femme à mi-corps può essere visto sul lato destro di questa fotografia iconica, che è l’elemento visivo che ripercorre l’importante lavoro e la storia dei Monuments Men durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Grazie alla lungimiranza di Rose Valland nel prendere appunti segreti, il dipinto fu ritrovato all’inizio di maggio 1945 in Baviera insieme a migliaia di altre opere d’arte saccheggiate, e fu restituito a Parigi nel novembre 1945, sottolineando l’atteggiamento pragmatico delle autorità alleate, che favorirono una rapida prima ondata di restituzioni. L’opera venne poi ufficialmente restituita alla famiglia Rothschild il 3 maggio 1946 e rimase nella loro collezione fino al 1978 quando fu acquistata all’asta dall’attuale proprietario. Il ritratto sarà offerto il 21 novembre a Parigi nell’asta ” Maîtres Anciens : Peintures – Dessins – Sculptures” con una stima di 50.000-80.000 euro. Si prevede che sarà di grande interesse per molti collezionisti.

Portrait de femme à mi-corps esemplifica lo stile di Nicolas de Largillierre, uno dei pittori di spicco a Parigi durante il regno di Luigi XIV e della Reggenza. I suoi acclamati ritratti, nello stile di Rubens e van Dyck, fanno parte delle collezioni permanenti del Louvre, del Castello di Versailles e delle Gallerie degli Uffizi, tra gli altri. Le opere di Nicolas de Largillierre stanno ricevendo rinnovati riconoscimenti da parte dei collezionisti di tutto il mondo.

Il Jeu de Paume e Rose Valland, la loro storia

Il Jeu de Paume fu costruito nel 1862 nei Giardini delle Tuileries a Parigi come arena in cui giocare una delle prime varianti del tennis. Quando il tennis divenne lo sport più popolare all’inizio del secolo, il Jeu de Paume fu in gran parte abbandonato prima di essere trasformato in una galleria d’arte. Durante la prima guerra mondiale fu utilizzato come luogo per la somministrazione delle tessere annonarie e successivamente divenne una sezione del Musée du Luxembourg, un museo nei Giardini di Lussemburgo dedicato agli artisti viventi. Dal 1940 al 1944 i tedeschi, durante l’occupazione della Francia, trasformarono il Jeu de Paume in un deposito per oltre 22.000 opere d’arte confiscate ad altri musei francesi e a famiglie ebraiche. Furono organizzate mostre di opere d’arte per alti funzionari nazisti. Mentre l’arte attraversava l’edificio, Rose Valland, l’unica impiegata del museo originale trattenuta dai nazisti, origliava le conversazioni tedesche e teneva segretamente appunti su dove fossero diretti i pezzi saccheggiati. I suoi documenti sono stati determinanti nel recupero di decine di migliaia di opere d’arte. Dopo la guerra la struttura fu reintegrata come museo, questa volta dedicato all’arte impressionista e postimpressionista. Il Jeu de Paume chiuse i battenti nel 1986 e la maggior parte della sua collezione fu trasferita in un altro punto di riferimento di Parigi, il Musée d’Orsay. Successivamente è stato utilizzato per ospitare mostre temporanee di arte moderna. Oggi la Valland riposa nel cimitero del suo paesino natale, non lontano da Grenoble, mentre una targa commemorativa appesa sul muro del Jeu de Paume ricorda le sue imprese, quelle di un’eroina della resistenza francese determinata a “salvare un frammento della bellezza del mondo”.

Rose Valland, la spia che rischiò la propria vita per salvare l’arte francese

Rose Valland ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la médaille de la Résistance française (1946). È stata nominata Ufficiale della Legion d’Onore e Comandante dell’Ordre des Arts et des Lettres dal governo francese. All’estero venne insignita della Medaglia Presidenziale della Libertà degli Stati Uniti (1948) e dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania (1972), diventando una delle donne francesi più decorate di sempre.

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