Dopo il successo delle due edizioni precedenti, Cinemente torna a Roma, al al Palazzo delle esposizioni dal 18 febbraio. La rassegna offre una nuova occasione per guardarci allo specchio e comprendere la natura dei sentimenti, accostando la visione di film, incentrati sull’esperienza affettiva, alla riflessione condotta da registi e psicoanalisti, messi a confronto sulle suggestioni offerte dalle proiezioni.
Chi conosce meglio i segreti del cuore, gli scienziati o gli artisti? Chi è più bravo a scavare nell’animo umano e a sviscerare le ragioni profonde dell’attaccamento amoroso: Shakespeare o Freud? Nel dubbio, sono stati interpellati entrambi i punti di vista: i nostri registi cinematografici più sensibili nell’osservare i movimenti interiori, che accendono o distruggono le scelte affettive, e gli psicoanalisti più autorevoli per le loro competenze sulla natura dell’amore e dei rapporti intimi.
Il loro racconto dell’amore e delle sue controindicazioni è scandito attraverso alcune tappe fondamentali, come l’innamoramento, la passione, la vita di coppia e i suoi cedimenti al tradimento e alla violenza, con un’attenzione particolare al contesto familiare e sociale al quale le relazioni si ancorano saldamente o nel quale miseramente soccombono. Gli incontri sono introdotti da Fabio Castriota, Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana.
Martedì 18 febbraio, ore 20.00
ALLE ORIGINI
Ma l’amor mio non muore!
di Mario Caserini (Italia, 1913, 90’)
segue incontro con Lucio Russo e Emiliano Morreale
Splendido capolavoro di cento anni fa, questo melodramma d’amore e morte consacrò Lyda Borelli prima diva cinematografica, per la seducente e sofferta incarnazione di un sentimento amoroso schiacciato dal peso dell’identità passata, con risvolti psicologici ancora incredibilmente attuali.
Viene presentata la versione del film restaurata nel 2013 da Fondazione Cineteca di Bologna, Museo Nazionale del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Mercoledì 19 febbraio, ore 20.00
L’AMORE OMOSESSUALE
Viola di mare di Donatella Maiorca (Italia, 2009, 105’)
segue incontro con Amalia Giuffrida e la regista
Una piccola isola vicina alla Sicilia, seconda metà dell’800, due donne si amano, sfidando con una scelta rivoluzionaria la violenza e l’arretratezza di un mondo chiuso, che dal passato richiama il nostro presente, ancora disposto a negare libertà e dignità a tutte le diverse scelte amorose.
Giovedì 20 febbraio, ore 20.00
LA PASSIONE
Cosa voglio di più di Silvio Soldini (Italia, Svizzera, 2010, 126’)
segue incontro con Loredana Micati e il regista
Un incontro casuale tra due persone sposate, la passione prende il sopravvento sulle loro vite comuni e le sconvolge, spalancando le gabbie della loro quotidianità insoddisfatta. Soldini scava con rara sensibilità nel sottosuolo dell’amore, registrando le urgenze incontrollabili e le impercettibili pulsazioni dei sentimenti.
Venerdì 21 febbraio, ore 17.00
CORTI D’AMORE
segue incontro con Fabrizio Rocchetto e i registi
Cinemente quest’anno si arricchisce di nuovi punti di vista grazie agli studenti di alcune scuole di cinema di Roma, che esplorano nei loro cortometraggi i più intimi significati dell’amore, filtrato attraverso le esperienze delle nuove generazioni. Si ringraziano: CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, NUCT – Scuola Internazionale di Cinema e Televisione, Libera Università del Cinema. V
Venerdì 21 febbraio, ore 20.00
IN FAMIGLIA
Il più bel giorno della mia vita di Cristina Comencini (Italia, 2001, 102’)
segue incontro con Anna Nicolò e la regista
Le complessità dei rapporti familiari, filtrati con grande delicatezza attraverso lo sguardo incontaminato di una bambina, intessono questo straordinario ritratto di gruppo, che porta in superficie quei grumi di tensioni, paure e censure che ostacolano la conquista di un’armonia affettiva.
Sabato 22 febbraio, ore 17.00
IL TRANSFERT AMOROSO
Prendimi l’anima di Roberto Faenza (Italia, Francia, Gran Bretagna, 2003, 90’)
segue incontro con Manuela Fraire e Flavio De Bernardinis
Il processo con cui la nostra mente proietta emozioni passate sulle relazioni del presente e che sostiene il percorso psicoanalitico, è il fulcro di questo film su Sabine Spielrein, figura straordinaria e sconosciuta, che fu la prima paziente di Jung e ne divenne l’amante, come ha rivelato il carteggio tra lei, Jung e Freud.
Sabato 22 febbraio, ore 20.00
IL TRADIMENTO
Casomai di Alessandro D’Alatri (Italia, 2002, 102’)
segue incontro con Anna Ferruta, il regista e la sceneggiatrice Anna Pavignano
Un’indagine profonda del rapporto di coppia e della sua predisposizione alla crisi, quando il progetto iniziale di vita a due si arena nelle fragilità individuali e, con la complicità invadente di lavoro, amici e parenti, cede alla routine e al non detto, fino al tradimento.
Domenica 23 febbraio, ore 17.00
L’INNAMORAMENTO
Matrimoni e altri disastri di Nina di Majo (Italia, 2009, 102’)
segue incontro con Stefania Nicasi e la regista
Questa commedia sofisticata ci racconta con tono leggero i percorsi tortuosi e accidentati dell’amore, che attraverso errori, distrazioni e gaffes spesso attrae mondi opposti, incarnati da tre interpreti irresistibili: Buy, Litizzetto e Volo.
Domenica 23 febbraio, ore 20.00
L’AMORE MALATO
Primo amore di Matteo Garrone (Italia, 2004, 100’)
segue incontro con Lorena Preta e il regista
Garrone ci spinge con mano implacabile e rigorosa sul baratro dell’inferno amoroso, dove l’attaccamento degenera in sudditanza e diventa scenario di una lucida follia, fatta di violenza fisica o psicologica, come quella del protagonista, che plagia una donna portandola all’anoressia.
Informazioni Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema scalinata di via Milano 9 A, Roma www.palazzoesposizioni.it
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI