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Roma straripante: domina la Fiorentina (4 a 1) e consolida il terzo posto

Settima vittoria consecutiva dell squadra di Spalletti che strapazza la Fiorentina e avvista la vetta del campionato: gol di El Shaarawy, di Salah (due) e di Perotti – Standing ovation per Totti che colpisce un palo – Ora i giallorossi possono coltivare ambizioni impensabili fino a un mese fa – La Fiorentina paga la rosa troppo ristretta e si deve accontentare del gol della bandiera di Ilicic (su rigore)

Roma straripante: domina la Fiorentina (4 a 1) e consolida il terzo posto

Strapotere giallorosso. La Roma esce trionfante dallo scontro diretto con la Fiorentina, raccogliendo un netto 4-1 che vale il terzo posto in solitaria (a + 3 proprio dai viola) e, perché no, qualche piccolo sogno di rimonta su chi sta davanti. Già, perché ora il Napoli (che ovviamente ha una partita in meno) è a soli 2 punti e anche la Juve capolista (stesso discorso) non è poi così lontana (5).

Esce ridimensionata la Fiorentina, per l’ennesima volta fermatasi proprio sul più bello: la rosa, d’altronde, è quella ed è evidente come gli impegni ravvicinati si facciano sentire (il match col Napoli di lunedì ha pesato, eccome se ha pesato). L’anticipo dell’Olimpico dunque conferma come la Roma sia la favorita principale per il terzo posto, sempre che la cura Spalletti non permetta addirittura di pensare ancora più in grande.

Incredibile il lavoro del tecnico in questa sua avventura bis nella Capitale: 7 vittorie (consecutive) in 9 partite, 23 gol fatti (59 totali, miglior attacco del campionato) e soli 7 subiti. Numeri spaventosi, a dimostrazione di come il periodo difficile (quello che, a meno dimiracoli, è costato lo scudetto) fosse soprattutto colpa della gestione Garcia. “Quando si fanno questi risultati tutto diventa più gustoso, ora però manteniamo i piedi per terra – ha glissato Spalletti. – Noi tentiamo sempre di giocare un bel calcio e di divertire, siamo felici per la grande partita che abbiamo fatto.

Guai però ad esaltarci troppo, facciamo un passettino alla volta altrimenti, come si dice dalle mie parti, rischiamo di trovare una buca e di cadere giù”. Il tecnico fa il pompiere ma di motivi per sorridere ce ne sono tanti. Il bello di questa Roma infatti è che sembra crescere partita dopo partita, autorizzando così i sogni dei propri tifosi.

Il “settebello spallettiano” infatti è partita in sordina, per poi esplodere nelle ultime settimane con prestazioni importantissime, sia a livello di manovra collettiva che di singoli. A prendersi la scena sono soprattutto gli attaccanti, i più rigenerati dalla cura del tecnicodi Certaldo. In particolare El Shaarawy (già 5 gol in maglia giallorossa), ma anche Salah (11) e Perotti, tutti messi in condizione di esaltare ed esaltarsi al massimo delle proprie caratteristiche. E’ stato il Faraone, proprio come una settimana fa a Empoli, a sbloccare l’empasse iniziale: il suo gol però andava annullato per posizione di fuorigioco (22’). Ma le recriminazioni si fermano sul nascere perché il fiume giallorosso s’è rivelato straripante. Al 25’ Salah ha raddoppiato (decisiva la deviazione di Astori) e al 38’ Perotti ha addirittura triplicato (assist di El Shaarawy). Un dominio totale, soltanto scalfito dal rigore con cui Ilicic (45’, fallo di Digne su Tello) sperava di aver riaperto il match.

Ma le speranze viola si sono schiantate sul goldi Salah (58’), bravissimo a sfruttare il passaggio di Pjanic e a freddare Tatarusanu. Da lì in poi è stata solo accademia e se la punizione di Totti (entrato a un quarto d’ora dalla fine al posto di El Shaarawy) non si fosse stampata sul palo, la serata giallorossa sarebbe stata addirittura perfetta. Ma poco importa: la Roma si è presa il terzo posto e ora non vuole lasciarlo mai più. Tranne che, ça va sans dire, per puntare ancora più in alto.

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