Il caos rifiuti continua a imperversare su Roma. La Capitale è sommersa dalla spazzatura e il “caso Muraro” non accenna a placarsi.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, esprimendo la preoccupazione del Governo nel corso dell’odierna question time alla Camera: “Nella Capitale d’Italia la situazione rifiuti si è fatta francamente preoccupante. Già esistono – ha sottolineato il ministro – gli strumenti di legge per uscire dall’emergenza. Chiedo al sindaco Virginia Raggi e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti di usarli”.
Secondo Galletti “è compito del Comune, anche tramite la sua società in-house Ama, avviare il rifiuto agli impianti autorizzati, nel rispetto dei principi di prossimità, economicità e sostenibilità ambientale, garantendo alle utenze un servizio adeguato e commisurato al sistema tariffario, che vede a Roma Capitale, costi specifici annui pro capite più elevati rispetto ai valori medi di altre regioni, come confermato dal rapporto rifiuti Ispra 2015”.
In alcuni quartieri, ha evidenziato il titolare dell’Ambiente la situazione ha raggiunto “condizioni limite” che non possono più essere ignorate. Il Governo sta monitorando la situazione con attenzione e ha provveduto anche a richiedere un intervento della Regione Lazio. Quest’ultima dovrebbe eseguire, supportata dall’Arpa “i dovuti e necessari controlli sulla corretta operatività di tutti gli impianti a servizio di Roma Capitale, finalizzati oltre che all’efficacia del trattamento, anche alla qualità dei rifiuti in ingresso e uscita”.
Galletti si è poi rivolto direttamente al sindaco Raggi: “Le porte del mio ministero sono sempre aperte, però, lo dico con chiarezza, se le cose continuano a degenerare non ci sarà più nessun intervento che tenga da parte del mio ministero”.
Nel frattempo continuano le difficoltà di Virginia Raggi. Il sindaco capitolino è stata posta sotto esame dal Direttorio del Movimento 5 Stelle. In base a quanto riportato dall’Huffington Post, ieri sera si sarebbe svolto un “super vertice” a casa di Alessandro Di Battista alla presenza di Luigi Di Maio, Carlo Sibilia, Roberto Fico e Carla Ruocco e del vicesindaco Daniele Frongia.
I vertici grillini sarebbero contrariati per l’ampio potere affidato da Raggi ad alcuni membri del suo staff, come Raffaele Marra e Salvatore Romeo. Il Direttorio avrebbe chiesto al primo cittadino di non farsi influenzare dal “non grillismo”, arginando le iniziative dei due. Per quanto riguarda Muraro invece, il suo ruolo non sarebbe in discussione. L’assessore sarebbe però stata convocata dai vertici pentastellati per approfondire ogni aspetto delle sue consulenze in Ama.
Nonostante “l’esame in corso” comunque, il board avrebbe rinnovato a Raggi la propria fiducia, invitandola ad andare avanti con il suo operato.