L’ennesima tegola si abbatte su Virginia Raggi. Il sindaco di Roma avrebbe beneficiato di una polizza vita del valore di 30mila euro da parte di Salvatore Romeo, ex capo della segreteria, costretto a fare un passo indietro dopo l’arresto per corruzione di Raffaele Marra.
La vicenda risalirebbe al gennaio 2016, prima che Raggi diventasse sindaco e decidesse di conferirgli un ruolo di vertice nella nuova amministrazione comunale, triplicandogli lo stipendio.
La Procura di Roma ha scoperto l’esistenza della polizza nell’ambito delle indagini sulle nomine in Campidoglio. Inizialmente il beneficiario della polizza vita indicata da Romeo era un’altro, ma pochi mesi prima delle elezioni, l’ex capo della segreteria avrebbe modificato il contratto.
“Se sapevo della polizza di cui ero beneficiaria? No, assolutamente no, l’ho appreso questa sera, sono sconvolta – ha detto la sindaca uscendo dagli uffici dove si è tenuto l’interrogatorio – Ho chiarito, ho risposto a tutte le domande. C’è molto lavoro da fare qui a Roma, dobbiamo portarlo avanti”.
La prima cittadina della Capitale è già indagata per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico in seguito alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, alla guida del Dipartimento del Turismo di Roma.
La nuova bufera potrebbe avere pesantissime implicazioni politiche e giudiziarie. Sotto quest’ultimo punto di vista, nel caso in cui Raggi non dovesse fornire alla Procura giustificazioni plausibili, potrebbero arrivare nuove accuse, ancora più gravi dell’abuso d’ufficio. A quel punto sarà molto difficile per Beppe Grillo e per il Movimento 5 Stelle riuscire a difenderla ancora una volta.