Un nuovo duro colpo si abbatte sul Comune di Roma. Raffaele Marra, capo del personale del Campidoglio e braccio destro della sindaca Virginia Raggi, è stato arrestato dai Carabinieri per corruzione.
Insieme a lui è finito in manette anche il costruttore Sergio Scarpellini, che gli avrebbe fornito i soldi per comprare l’appartamento dove viveva, ovvero un’abitazione dell’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (Enasarco).
L’indagine, scrive il Corriere della Sera, “si riferisce al periodo in cui Marra era, sotto il sindaco Alemanno, direttore dell’ufficio della Politiche abitative del Comune e capo del Dipartimento del patrimonio e della casa”.
La nomina di Marra era stata investita fin dall’inizio da violente polemiche, che avevano visto Raggi contrapporsi a Beppe Grillo e al mini direttorio romano del Movimento 5 Stelle. Insomma, la sindaca aveva difeso Marra contro tutto e tutti, arrivando a minacciare: “Se va via lui, vado via anche io”.
Si apre così un terzo fronte di emergenza per Raggi, che nei giorni scorsi aveva dovuto far fronte alle dimissioni dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro, indagata per reati ambientali, e a un blitz della Guardia di Finanza in Campidoglio per acquisire tutti i documenti relativi alle nomine varate da Raggi nei primi cinque mesi dal suo insediamento.