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Roma, nuova bufera su Raggi: Sammarco “sceglie” l’assessore

Il nuovo assessore al Bilancio ed ex magistrato della Corte dei Conti Raffaele De Dominicis rivela di aver accettato il suo incarico su invito del legale presso il quale lavorava il Sindaco – Pd all’attacco: “La Raggi ha chiesto un parere anche a Previti?” – L’assessore Muraro nuovamente nell’occhio del ciclone, sapeva dell’indagine dal 18 luglio

Roma, nuova bufera su Raggi: Sammarco “sceglie” l’assessore

Non c’è pace per la Giunta Raggi. Mentre continuano le polemiche relative all’indagine a carico dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro, l’opposizione attacca il Sindaco di Roma sulla nomina del nuovo assessore al Bilancio, Raffaele De Dominicis, il magistrato in pensione della Corte dei Conti chiamato a sostituire il dimissionario Marcello Minenna, che ha deciso la settimana scorsa di lasciare il proprio incarico insieme ai vertici di Atac e Ama, mentre la nomina di Carla Raineri è stata revocata dallo stesso Sindaco. 

Stavolta non si tratta di indiscrezioni di stampa. A fornire l’assist perfetto per gli attacchi dei detrattori del Movimento è lo stesso neo assessore che nel corso di un’intervista al Corriere della Sera  ha spiegato di aver accettato l’incarico in Campidoglio “perché un amico, l’avvocato Sammarco, mi ha chiesto la disponibilità e io ho deciso di mettermi a disposizione”.

L’avvocato cui si riferisce De Dominicis, altri non è che Pieremilio Sammarco, titolare di uno studio di Diritto amministrativo e fratello di Alessandro, penalista e difensore in vari processi di Cesare Previti. Ricoridiamo inoltre che proprio presso lo studio Previti, Virginia Raggi ha svolto il celeberrimo praticantato assente dal suo curriculum all’epoca della sua candidatura, scelta per la quale fu duramente attaccata per la sua mancanza di trasparenza.

Le dichiarazioni del neo assessore al Bilancio di Roma hanno dato il via alle critiche del partito Democratico: “E’ il nuovo che avanza a Roma, il ritorno al peggior governo della Capitale”, ha affermato la senatrice dem Pina Maturani. Il senatore del PD Stefano Esposito si chiede se abbia contribuito anche Previti ad avanzare la candidatura di De Dominicis “Avranno chiesto un parere a lui?”.

Nel frattempo arrivano novità anche sul “caso Muraro”. La Procura di Roma ha deciso di acquisire l’intervento che Paola Muraro terrà oggi pomeriggio alla commissione Ecomafie, insieme a Virginia Raggi.

In base a quanto riferito da Repubblica, il Pm Alberto Galanti “chiederà di allegare al fascicolo di indagine, in cui l’assessore risulterebbe indagata per abuso d’ufficio e reati ambientali, anche l’ampio dossier che Muraro ha annunciato di voler depositare”.

Da sottolineare che l’avvocato dell’ex collaboratrice di Ama ha dichiarato che la sua cliente non ha ancora ricevuto alcun avviso di Garanzia. In base alle indiscrezioni di stampa, Muraro sarebbe indagata per abuso d’ufficio e violazione delle norme ambientali.

AGGIORNAMENTO 
Nel corso della audizione alla commissione Ecomafie sono emersi nuovi dettagli sull’indagine a carico di Paola Muraro. L’assessore è indagata dal 21 aprile 2016 ed era a conoscenza della situazione dallo scorso 18 luglio. A dichiararlo è il presidente della stessa commissione Alessandro Bratti. 

“Informo la commissione di aver inoltrato oggi alla Procura di Roma” ha affermato il presidente “una richiesta formale per conoscere se Paola Muraro sia persona sottoposta ad indagini. La procura ci ha risposto che si procede nei suoi confronti per il seguente reato: art. 256 comma 4, legge 152/2006. Muraro è stata iscritta nel registro degli indagati il 21/4/2016. Non sussiste segreto investigativo visto che il 18/7/2016 è stato rilasciato a Muraro il certificato attestante l’iscrizione e che la stessa ha nominato difensore l’avvocato Salvatore Sciullo”.

Anche il sindaco Raggi ha ammesso di essere a conoscenza del fascicolo aperto dal 19 luglio, “Ma si tratta di una contestazione generica e non c’è ancora alcun avviso di garanzia e soprattutto abbiamo fatto questa valutazione in una riunione dove era presente anche l’ex capo di gabinetto che ci ha confortato dicendoci che era tutto troppo generico per sapere di cosa si stava parlando. Non appena si saprà qualcosa di più preciso si prenderanno provvedimenti. Le carte sono state chieste alla procura dall’assessora e dal suo legale”.

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