Ci si gioca un pezzo di Champions. Non è detto che Roma-Milan sia decisiva, considerando che dopo ci saranno altre sei giornate, oltre che diversi scontri diretti, ma certo si tratta di una sfida molto importante, che potrebbe indirizzare gran parte della corsa. Il primo capitolo dell’incrocio tra Roma e Milano (domani toccherà a Inter-Lazio) catalizza le attenzioni del sabato di campionato, tanto più dopo la decisione di spostare Napoli-Salernitana di 24 ore, dedicando così la domenica al possibile Scudetto degli azzurri: saranno in tanti a guardare la partita dell’Olimpico con occhi interessati, a cominciare dall’Atalanta di Gasperini, che cercherà poi di approfittarne (qualcuno, per forza di cose, perderà terreno) nel posticipo serale contro il Torino dell’allievo Juric.
Roma – Milan (ore 18, DAZN)
Gara che si annuncia molto equilibrata, tra due squadre che occupano terzo e quarto posto con 56 punti, 2 di vantaggio sull’Inter e 4 sull’Atalanta. Chi vincerà potrà guardare a Lazio e Juventus, attualmente a quota 61 e 59, mentre l’altra rischierebbe seriamente di venire risucchiata dalle inseguitrici. Un pareggio, invece, lascerebbe entrambe “in vita”, ma è chiaro che Inzaghi e Gasperini avrebbero una chance ghiottissima per tentare l’aggancio. Insomma, Mourinho e Pioli si giocano molto, tanto più che settimana prossima torneranno le coppe e quelle, si sa, porteranno via energie e, forse, punti. Il Milan sembra stare meglio dal punto di vista fisico, ma la Roma avrà dalla sua il solito Olimpico strapieno, sin qui vero e proprio fortino giallorosso, come dimostrano i 31 punti raccolti in 15 partite casalinghe (solo 4 in meno del Napoli). L’unico precedente stagionale è il 2-2 dell’8 gennaio, un pareggio-beffa per i rossoneri, che sopra di due gol fino all’87’ si fecero poi raggiungere da Ibanez e Abraham. Da lì iniziò il periodo nero della squadra, con un mese terribile che la tolse dalla lotta Scudetto e mise in dubbio pure la Champions, mentre Mourinho fece uno scatto importante, culminato con il terzo posto in solitaria perso però lunedì a Bergamo.
Pioli: “È una sfida che vale doppio, ma non sarà decisiva”
“Sarà uno scontro che varrà doppio e dovremo affrontarlo con lo spirito necessario – ha confermato Pioli in conferenza stampa -. Quella contro la Roma è una sfida che vale tanto, mancano poche partite alla fine del campionato e avremo tre scontri diretti, dovremo fare punti per quello che resta l’obiettivo stagionale, ovvero conquistare la zona Champions. La Roma ha una fase difensiva molto organizzata, soprattutto in casa prende pochi gol, serviranno attenzione e determinazione per scardinare la loro difesa, perché abbiamo le capacità per poter essere pericolosi. C’è la sensazione che la squadra stia bene fisicamente e mentalmente, poi c’è la volontà di fare un grande finale di stagione. Si deciderà tutto nelle ultime giornate di campionato e nelle semifinali di Champions, vogliamo essere ancora protagonisti, poi però le partite vanno vinte una alla volta”.
Roma – Milan, le formazioni: Dybala parte dalla panchina, Giroud torna titolare
A livello di formazioni sta meglio il Milan, che può contare su tutta la rosa a eccezione di Pobega e Ibrahimovic. Pioli, rispetto alla partita contro il Lecce, ritrova Giroud e Calabria e dunque, complice la settimana vuota di impegni (una rarità di questi tempi), può schierare il 4-2-3-1 titolare con Maignan in porta, Calabria, Kjaer, Tomori e Hernandez in difesa, Krunic e Tonali a centrocampo, Diaz, Bennacer e Leao sulla trequarti, Giroud in attacco. Mourinho invece ha problemi soprattutto in difesa, viste le assenze di Smalling e Llorente, entrambi fuori per almeno 20 giorni. Lo Special One, inoltre, deve rinunciare a Wijnaldum e Karsdorp, oltre che fare i conti con le condizioni precarie di Dybala, già acciaccato e Bergamo e colpito duro da Palomino. La Joya sarà tra i convocati, ma Mou lo farà partire dalla panchina, per poi scatenarlo nell’ultima parte della gara. Il 3-4-2-1 giallorosso vedrà così Rui Patricio tra i pali, Mancini, Kumbulla e Ibanez nel reparto arretrato, Zalewski, Cristante, Matic e Spinazzola in mediana, Pellegrini ed El Shaarawy alle spalle dell’unica punta Belotti, preferito a Abraham.
Torino – Atalanta (ore 20.45, DAZN e Sky)
Anche l’altra gara di giornata ha il sapore dell’Europa, seppur da posizione meno privilegiata. Torino e Atalanta avrebbero potuto avere una classifica migliore, ma se i granata, di fatto, non hanno più speranze di raggiungere le coppe, lo stesso non si può dire della Dea, tornata pienamente in corsa grazie alla vittoria sui giallorossi di lunedì. Certo, la corsa Champions dista ancora 4 punti, ma la concomitanza di Roma-Milan e Inter-Lazio offre una chance importantissima per accorciare la classifica: la vittoria, insomma, è praticamente obbligatoria, pena rischiare di alzare bandiera bianca in modo definitivo.
Gasperini: “Settimana importante per capire se riusciremo ad andare in Europa”
“In queste ultime sette partite abbiamo bisogno di tutti al meglio – ha sottolineato Gasperini -. Sarà fondamentale una condizione fisica, morale e mentale ottimale, il trittico Torino-Spezia-Juventus in una settimana è un momento importante, ma non vorrei dire decisivo, piuttosto un modo per verificare le nostre possibilità nel finale di campionato. Bisogna guardare avanti e se possibile pizzicare almeno una squadra, per avere la certezza di restare in zona Europa”.
Torino – Atalanta, le formazioni: Lookman ancora out, Zapata favorito su Hojlund
Il tecnico nerazzurro però dovrà nuovamente fare a meno di Lookman, ancora alle prese con il problema muscolare rimediato un paio di settimane fa. Il nuovo assetto più “robusto”, inoltre, toglie spazio agli attaccanti: nel 3-4-2-1 della Dea, infatti, c’è posto solo per una punta, con Zapata preferito a Hojlund. La formazione orobica vedrà così Sportiello in porta, Toloi, Djimsiti e Scalvini in difesa, Zappacosta, De Roon, Ederson e Maehle a centrocampo, Koopmeiners e Pasalic sulla trequarti, Zapata in attacco. Stesso sistema di gioco anche per il Torino di Juric, del resto cresciuto proprio all’ombra di Gasperini. L’allievo cercherà di battere il maestro affidandosi a Milinkovic-Savic tra i pali, Gravillon, Schuurs e Buongiorno nel reparto arretrato, Singo, Ricci, Ilic e Rodriguez in mediana, Vlasic e Karamoh alle spalle dell’unica punta Sanabria.