Punti che scottano. Per il Milan, chiamato a vincere col Lecce per blindare il secondo posto (e allontanare lo scudetto dell’Inter), ma soprattutto per Roma e Lazio, attese da un derby che potrebbe decidere la corsa Champions. La 31esima giornata, iniziata ieri con il pareggio tra Salernitana e Sassuolo (2-2), entra nel vivo con un sabato diviso tra Milano e Roma, senza dimenticare l’importantissimo scontro salvezza-Europa tra Empoli e Torino. San Siro e l’Olimpico si preparano così a una giornata di passione, il tutto a pochi giorni dal primo atto del “derby internazionale” che coinvolgerà proprio rossoneri e giallorossi.
Roma – Lazio (ore 18, Dazn)
La classifica ci imporrebbe di partire da Milan-Lecce, ma il clou della giornata (calcistica, s’intende) è senza dubbio Roma-Lazio. Il derby della Capitale numero 183 della storia (il 160 in Serie A) non mette in palio trofei, eppure la sua importanza è altissima e la rivalità cittadina, per quanto sentitissima, c’entra fino a un certo punto. Entrambe inseguono un posto in Champions che cambierebbe le prospettive future, ma solo chi vincerà oggi avrà concrete speranze di raggiungerlo: la terza via, vale a dire il pareggio, servirebbe poco a tutte e due, anche se andrebbe meglio alla Roma che alla Lazio. Paradossalmente, però, il carico di pressione maggiore ce l’hanno i giallorossi, un po’ perché i biancocelesti hanno ormai poco da perdere, molto per gli ultimi precedenti, talmente negativi da minare perfino la panchina di Mourinho. Lo Special One sembrava intoccabile, poi è arrivata la sconfitta nel derby di Coppa Italia e gli scenari si sono ribaltati: il resto è storia recente, con l’approdo di De Rossi e la clamorosa cavalcata di 7 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta in 10 partite. DDR, come vedremo tra poco, ha necessità assoluta di spezzare la negatività delle ultime stracittadine, visto che la Roma ha raccolto solo un punto negli ultimi quattro, peraltro senza segnare nemmeno un gol (non dovesse riuscirci neanche oggi, sarebbe record negativo). La Lazio, dal canto suo, sembra avere un pizzico di pressione in meno, se non altro perché le dimissioni di Sarri hanno anticipato l’inizio del nuovo corso, affidato a Tudor a prescindere da cosa accadrà nel finale di stagione. Certo, chiudere alla grande aiuterebbe a ripartire meglio, inoltre il tecnico croato non vuole bagnare il debutto nel derby con una sconfitta…
De Rossi: “C’è voglia di rivalsa dopo gli ultimi derby, ma serve lucidità”
“Differenze tra un derby da allenatore e uno da giocatore? Onestamente cambia – ha spiegato De Rossi -. Ricordo con piacere il fatto di soffrirlo nei primi anni, entravo in campo teso, poi sono diventato bravo a gestirlo, è un vantaggio dell’età, oggi sono abbastanza tranquillo. I ragazzi la stanno approcciando bene, lavorano bene, sono sereni: la stiamo caricando al punto giusto, ma senza esagerare. Abbiamo un passato non positivo nei derby recenti, c’è voglia di rivalsa, ma senza andare oltre, dobbiamo rimanere lucidi. Abbiamo poco tempo per fare ipotesi sulla Lazio, ci concentriamo su di noi, conoscendo comunque la filosofia di gioco di Tudor e sapendo che non giocherà per 90 minuti come faceva il suo Verona, perché ci vuole tempo. Il mio futuro? Con la proprietà abbiamo parlato molto spesso di quello della Roma, dunque a breve termine. La pausa delle nazionali ci è servita per far quadrare i conti e ragionare sui prossimi due mesi, al momento è la cosa più importante”.
Tudor: “Il derby è molto sentito, ma guai a perdere la testa”
“Il derby è una partita molto sentita, ma dobbiamo usare la testa e andare forte – ha sottolineato Tudor -. Ho fatto alcuni derby con altri club, mi sono sempre piaciute questa partite, sono diverse rispetto alle altre: va preparata nel migliore modo possibile, anche se non si può scappare dalle emozioni. Cosa mi aspetto dalla squadra? Ci sono state queste tre partite in sette giorni e pochi allenamenti, ma possiamo lavorare su qualcosina. Io ho visto più cose positive che negative contro la Juve, siamo sulla strada giusta, interpretata nel modo migliore dai giocatori, li vedo molto convinti in quello che facciamo. L’atmosfera del derby?Non sono neanche andato in centro se non per una cena, sono abbastanza isolato qua a Formello. Capisco però l’importanza della gara per la città e voglio viverla in maniera giusta, non vedo l’ora che inizi”.
Roma – Lazio, le probabili formazioni
Roma (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Llorente, Spinazzola; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy
Allenatore: De Rossi
Squalificati: Ndicka
Indisponibili: Azmoun
Lazio (3-4-2-1): Mandas; Patric, Romagnoli, Gila; Marusic, Guendouzi, Cataldi, Felipe Anderson; Kamada, Luis Alberto; Immobile
Allenatore: Tudor
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Provedel, Rovella, Zaccagni, Lazzari
Milan – Lecce (ore 15, Dazn)
L’altro grande appuntamento di questo sabato sarà a San Siro, dove il Milan di Pioli andrà a caccia della settima vittoria consecutiva tra campionato ed Europa League. La partita contro il Lecce, sulla carta, non dovrebbe risultare troppo complicata per il Diavolo, a patto però di non sottovalutarla. I giallorossi, infatti, hanno già dimostrato contro la Roma di poter mettere in difficoltà le big, inoltre l’imminente derby europeo potrebbe incidere sia sulla testa che sulle gambe. Ma i rossoneri non vogliono incappare in un passo falso proprio ora, tanto più che in ballo c’è… lo scudetto dell’Inter. Non si tratta di provare a contenderglielo, bensì di ritardarlo: solo vincendo oggi e domenica prossima contro il Sassuolo, infatti, Pioli si garantirebbe due risultati su tre per evitare la festa nella stracittadina del 22 aprile, per giunta davanti ai propri tifosi. Motivo in più per far bene, anche se la caccia al secondo posto dovrebbe bastare come stimolo: il tecnico rossonero ha riguadagnato posizioni e la sua conferma sembra sempre più probabile, ma come sempre saranno i risultati ad avere l’ultima parola. L’Europa League resta però obiettivo primario, dunque è certo che queste due partite con Lecce e Sassuolo vedranno un po’ di turnover, con qualche insidia in più del lecito. Il Milan degli ultimi tempi ha comunque dimostrato di saper vincere anche ruotando gli uomini, in virtù di un’infermeria finalmente svuotata (restano indisponibili i soli Kalulu, Pobega e Thiaw) e di una condizione fisica al top, che autorizza a sognare un finale di stagione all’altezza delle aspettative.
Pioli: “Arriviamo al periodo decisivo con Leao al top, ma pensiamo solo al Lecce”
“Arriviamo nel periodo importante della stagione in buone condizioni mentali e di gioco, quest’anno non siamo mai riusciti a vincere cinque gare di fila e dobbiamo cercare di farlo – ha confermato Pioli -. Affrontiamo una squadra che dopo il cambio di allenatore non ha preso gol e ha messo in difficoltà la Roma, dovremo stare attenti. Non avere stop o problemi durante la settimana ti consente di avere una grande condizione, ma questa dipende anche dall’aspetto mentale e ora stiamo bene. Il campionato è ancora lungo e il finale deciderà determinate situazioni, ma arriviamo nel momento più importante della stagione con Leao in condizioni eccellenti. Sono contento di quello che sta facendo, lui sa che deve continuare così e crescere ancora. La concentrazione è solo sulla gara di domani, se ci saranno dei cambi saranno legati alle condizioni di qualcuno e alla squalifica di Loftus-Cheek, di sicuro non perché stiamo pensando alla Roma: dobbiamo dare continuità ai risultati, dunque schiererò la formazione migliore”.
Milan – Lecce, le probabili formazioni
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Adli, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Leao; Giroud
Allenatore: Pioli
Squalificati: Loftus-Cheek
Indisponibili: Pobega, Kalulu, Thiaw, Mirante
Lecce (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Blin, Ramadani; Banda, Gonzalez, Dorgu; Krstovic
Allenatore: Gotti
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Brancolini, Dermaku, Kaba