Altro giro, altra corsa. La ruota del campionato prosegue a ritmo vertiginoso e oggi, a meno di tre giorni dall’infrasettimanale, è già tempo di pensare a un nuovo turno. Si parte con Spal-Roma (ore 15), gara delicatissima sia per la zona Champions che per quella salvezza, dopodiché il mirino si sposterà sulla corsa Europa League, con Sassuolo-Fiorentina (18) e Milan-Benevento (20.45). Inutile dire che il margine d’errore, ammesso che esista ancora, è sempre più risicato e proprio questo aggiunge pepe a qualsiasi partita, cancellando, di fatto, pronostici di ogni tipo. La Roma, per esempio, è sicuramente superiore alla Spal ma giocare a Ferrara, di questi tempi, è piuttosto complicato, come del resto hanno capito a proprie spese Inter e Juventus, entrambe fermate sul pareggio. E poi, a complicare le cose, c’è anche la Champions League: martedì infatti i giallorossi vivranno il primo atto della semifinale in quel di Liverpool, impegno storico che, evidentemente, rischia di togliere energie fisiche e mentali in vista del campionato.
“Abbiamo fatto una cosa straordinaria e spero non sia l’ultima, ora però penso solo alla Spal – il commento di Di Francesco. – È un avversario organizzato sotto tutti i punti di vista, inoltre è arrivato il caldo e anche questo complicherà le cose. Sarà una partita delicata e molto importante”. Il tecnico giallorosso non vuole cali di tensione, è evidente però che il rischio c’è anche perché nella Capitale, ovviamente, non si parla d’altro che del Liverpool. La squadra dunque dovrà essere brava a isolarsi e a giocare al 100%, anche se un po’ di turnover in vista di Anfield è assolutamente necessario. Di Francesco si affiderà a un 4-3-3 con Alisson in porta, Bruno Peres, Fazio, Manolas e Silva in difesa, Strootman, De Rossi e Nainggolan a centrocampo, Under, Schick ed El Shaarawy in attacco. Miglior formazione possibile invece per Semplici, che risponderà con un 3-5-2 con Meret tra i pali, Cionek, Vicari e Felipe nel reparto arretrato, Lazzari, Kurtic, Schiattarella, Grassi e Mattiello in mediana, Paloschi e Antenucci coppia offensiva.
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In serata, a risultato della Fiorentina già acquisito, toccherà al Milan, impegnato a San Siro contro il Benevento. Sulla carta l’impegno sembra essere ideale per ritrovare quella vittoria che manca da più di un mese, non sempre però la classifica dice il vero sugli avversari, anzi a volte può ingannare. I sanniti, per esempio, sono ormai condannati alla retrocessione (la matematica potrebbe arrivare già in questo turno) ma non per questo hanno smesso di lottare e spesso hanno messo in difficoltà squadre molto più quotate. “Sono sbarazzini, non hanno nulla da perdere e fanno un buon calcio – ha spiegato Gattuso. – Se non entriamo in campo col piglio giusto rischiamo di faticare, ci serviranno tanta voglia e grandissimo furore agonistico”. Elementi che, nell’ultimo mese, sembrano essere venuti un po’ a mancare: questione fisica (il Milan è la squadra italiana che ha giocato di più in stagione) ma anche mentale (una volta svanito il sogno Champions è dura ritrovare gli stessi stimoli).
L’Europa League resta a disposizione ma sbagliare le prossime tre gare (Benevento, Bologna e Verona) costringerebbe i rossoneri a giocarsi il tutto per tutto con Atalanta e Fiorentina, per quelle che diventerebbero a tutti gli effetti delle finali. Gattuso vuole tornare a correre e per farlo è disposto a sacrificare il talento in nome della corsa: è il caso di Suso, apparso davvero in riserva nelle ultime gare, che dovrebbe finalmente riposare. Assente anche Calhanoglu (problemi muscolari), quello rossonero sarà dunque un 4-4-2 inedito con Donnarumma in porta, Calabria, Zapata, Bonucci e Rodriguez in difesa, Borini, Kessié, Biglia e Bonaventura a centrocampo, Cutrone e André Silva in attacco. Nessuna modifica invece per De Zerbi, che si affiderà a un sistema speculare con Puggioni tra i pali, Sagna, Djimsiti, Tosca e Letizia nel reparto arretrato, Djuricic, Viola, Sandro e Brignola in mediana, Diabaté e Iemmello coppia offensiva.