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Roma: la Camera di Commercio presenta idee per il futuro. Tre giorni di incontri verso il Giubileo

Nell’ultima settimana di campagna elettorale iniziativa dal 5 al 7 giugno sul futuro della Capitale. Presenti scienziati, artisti, manager

Roma: la Camera di Commercio presenta idee per il futuro. Tre giorni di incontri verso il Giubileo

Dal 5 al 7 giugno, Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano in piazza di Pietra: la Camera di Commercio di Roma dà appuntamento qui per presentare – meglio, costruire – “un progetto culturale nuovo, che guarda al futuro per il domani nel presente, hic et nunc“. Per avere idee su cosa fare per migliorare la Capitale, si è andati alla ricerca di voci molto autorevoli: il Premio Nobel Giorgio Parisi, l’ex sindaco di New York Bill De Blasio, la Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, la direttrice dei Musei Vaticani Barbata Jatta, l’opinion leader tecnologico David Orban, il fondatore della guida Lonely Planet, Tony Wheeler. E poi artisti come il musicista autore del Manifesto per il cambiamento Giovanni Caccamo, l’attrice Valeria Solarino, Amara e Simone Cristicchi cantanti. Saranno tutti presenti e pronti per suggerire idee, proporre progetti, discutere con i cittadini. La Capitale merita.

Usa parole fascinose la Camera di Commercio per svegliare la città: “L’interazione e lo scambio di idee deve essere, la forma dialogica tra l’ospite e un intervistatore, permetterà un’analisi più profonda delle tematiche e l’ottenimento di risultati operativi per scrutare il tempo che ci attende”. Gli incontri con gli ospiti servono a tratteggiare un cambiamento sociale ed economico in vista del Giubileo del 2025 e non solo. Se alla fine non uscirà un programma politico ci andrà molto vicino, per questo il sindaco Roberto Gualtieri deve tendere bene le orecchie. “È un’iniziativa per aiutare il tessuto produttivo del nostro territorio a comprendere il futuro”, ha spiegato il presidente della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti. Ma oggi? “Approdare a Roma significa inserirsi simbolicamente in un contesto di grandi trasformazioni legate all’imminenza del Giubileo 2025 e arricchire il dibattito intorno a una capitale europea che si ripensa nella prospettiva di un appuntamento internazionale religioso, in primo luogo, ma che coinvolge la città nel suo insieme e in modo particolare nel suo tessuto imprenditoriale”. Manifesto politico nell’ultima settimana di campagna elettorale per le Europee? A pensar male si fa peccato, ma…

Il Sindaco sappia ascoltare

Il sindaco Gualtieri ha detto che nel 2026 si ricandiderà, ma visto il passo rilassato che prende ogni iniziativa a Roma, il Giubileo del 2025 è percepito come la pre-verifica della forza sua e della sinistra di governare la prima città d’Italia. La Camera di Commercio, ovviamente, non carica di significato politico la kermesse. Eppure le lamentele per tutte le cose che non vanno faranno da incipit per ridisegnare, spazi, ambiente, economia, mobilità, periferie. Tanto di cappello per gli ospiti che hanno l’occasione per fare sfoggio della propria competenza e interpretare le esigenze di chi la città la vive e vi lavora. Roma Capitale, per ora, non è un modello vincente. Cantieri, ambiente, traffico, servizi, rifiuti, trasporti: “l’è tutto da rifare” (Gino Bartali).

I nostri incontri – dico gli organizzatori – sono studiati per immaginare il futuro prossimo dal punto di vista scientifico, artistico, ambientale, amministrativo, culturale. Non manca proprio nulla per “allargare le basi della conoscenza di ciò che ci circonda e ci circonderà”. Manca forse solo una pagella, chissà! , con i voti per chi oggi governa la città con l’ombra ingombrante di una concittadina della Garbatella e dei suoi gregari aspiranti primi cittadini.

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