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Roma: intesa per riqualificare il nodo ferroviario. Ora si aspetta il Comune

Per riqualificare un’area di 50 mila mq Ferrovie ed enti pubblici si impegnano a rispettare il patrimonio archeologico esistente. Roma Capitale deve approvare la variante al PRG.

Roma: intesa per riqualificare il nodo ferroviario. Ora si aspetta il Comune


C’è un area a Roma di circa 50 mila mq tra via Appia, via Tuscolana e via Casilina che va riqualificata. È un biglietto da visita non esaltante per chi arriva in treno in città e le proposte per intervenire sono agli atti. Chi abita la zona aspetta che il Comune si faccia carico di riorganizzare servizi, strutture e aree di interesse pubblico. Per farlo deve approvare una variante urbanistica al Piano Regolatore Generale. Sono operazioni sulle quali le forze politiche discutono a lungo ma Roma ha bisogno di un rilancio. Dal suo esordio la giunta di Roberto Gualtieri ha accumulato ritardi che vanno superati con il rapido utilizzo di risorse pubbliche e con collaborazioni con enti e società terze. Dimenticare la giunta Raggi, si dice ormai da tre anni e bisogna passare dallo slogan alla realtà.

I soggetti pubblici interessati all’area dello snodo ferroviario sono molti e qualcosa si comincia a vedere. È stato firmato un protocollo d’intesa tra FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS, la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, il Segretariato Regionale del Lazio e il Ministero della Cultura. Tutti si sono impegnati a rispettare linee guida per i lavori da farsi.

L’accordo stabilisce le modalità di relazione tra gli enti per avere un indirizzo unico di intervento. Sembra di buon auspicio il punto che per ogni ambito ci saranno modalità specifiche di lavorazione “in base alle quali sarà possibile impostare la progettazione delle singole iniziative” dice l’intesa.

La variante al PRG

Roma ha ovunque siti ed edifici protetti, per cui anche tra l’Appia e la Casilina bisognerà rispettare precisi disciplinari di rigenerazione urbana. Sotto l’aspetto della sostenibilità e del recupero architettonico dei beni, il Ministero della Cultura in una nota assicura la “verifica di interesse culturale, come previsto dal D.lgs. 42/2004, sugli immobili e sulle aree poste negli ambiti urbani interessati dalle trasformazioni urbanistiche”.

Tutto il progetto è strategico. L’approvazione della variante al PRG sarebbe un segnale rassicurante per la Capitale Ci sono investimenti in programma in vista del Giubileo e di altri eventi. Le norme attuale sono del 2008 e “negli ultimi 15 anni non sono mai state modificate nonostante ci siano stati diversi tentativi” ha ricordato la Giunta.

Tra i punti qualificanti della delibera di variante di un anno fa c’è la “Carta per la qualità” con gli immobili e le aree urbane sottoposti a uno speciale regime di tutela individuato da Roma Capitale, autonomo rispetto agli altri vincoli statali e definito dalla Sovrintendenza di Roma Capitale. Con la firma del protocollo per lo snodo ferroviario l’amministrazione Gualtieri ha avuto uno straordinario assist. Lo sfrutti al meglio e in tempo

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