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Roma-Inter: tutto in una notte. Una sfida importante per entrambe le squadre

Una sfida importante: per i giallorossi, che non possono permettersi passi falsi se vogliono continuare l’inseguimento alla Juve – Ma anche per i nerazzurri, che devono rilanciarsi dopo il brutto pareggio contro il Cagliari – Il match promette spettacolo, anche perché un pareggio servirebbe poco a entrambe

Roma-Inter: tutto in una notte. Una sfida importante per entrambe le squadre

Roma-Inter, tutto in una notte. Per i giallorossi, che non possono permettersi passi falsi se vogliono continuare l’inseguimento alla Juve, per i nerazzurri, che devono rilanciarsi dopo il brutto pareggio contro il Cagliari. Il match dunque promette spettacolo, anche perché un pareggio servirebbe poco a entrambe. “Dobbiamo vincere, anzi faremo di tutto per vincere – il pensiero di Garcia in conferenza stampa. – Sarà una partita difficile come tutte le altre, noi proveremo a vincerla anche se sappiamo che l’Inter è una buona squadra”. Meno proclami per Walter Mazzarri, chiaramente sfavorito per quanto riguarda i pronostici, ma non per questo battuto in partenza.

“La Roma gioca bene, è camaleontica – ha spiegato il tecnico interista. – Io però sono fiducioso, perché abbiamo sempre sofferto le squadre chiuse e invece con loro sarà una sfida aperta, ne guadagnerà lo spettacolo. L’Inter di Firenze può far bene anche all’Olimpico”. Già, anche perché lo stadio sarà chiuso per tre quarti. Colpa della legge sulla discriminazione territoriale, che priverà una partita così bella del pubblico che avrebbe meritato. “Non sarà un problema, i nostri tifosi saranno fuori ma vicini a noi – ha dichiarato Garcia. – Noi non possiamo far altro che pensare a giocare, vincere per noi e per chi non potrà essere all’Olimpico”. Il clima spento potrebbe essere un vantaggio per l’Inter, che vivrà 90 minuti da campo neutro. “Non so se questo influirà – ha però detto Mazzarri. – Quando preparo le partite dico ai ragazzi che si gioca 11 contro 11, sempre…”. Mai come questa volta allora sarà il terreno di gioco a fare la differenza, anche se classifica e gara d’andata spingono decisamente per i padroni di casa. “Quella fu una gara particolare, non avevamo giocato male – si è però difeso il tecnico interista. – Guardiamo solo a noi stessi, possiamo fare un’ottima partita”. Ne avrebbe bisogno il mondo Inter, compreso il suo allenatore.

In settimana infatti hanno fatto discutere le parole di Thohir, piuttosto gelido nel parlare di Mazzarri. “Ogni anno è necessario riaggiornarsi e parlare – ha tagliato corto il diretto interessato. – Tante cose nel calcio non possono essere programmate in anticipo, ha ragione il presidente”. Ci sarà tempo per stabilire i programmi futuri, ora è tempo di pensare al campo. La Roma, nuovamente priva di Totti, Maicon e Florenzi, si schiererà con il classico 4-3-3 con De Sanctis in porta, Torosidis, Benatia, Castan e Romagnoli in difesa, Pjanic, De Rossi e Strootman a centrocampo, Gervinho, Destro e Ljajic in attacco. Due dubbi invece in casa Inter che riguardano Hernanes (convocato, ma non ancora al meglio) e D’Ambrosio (ballottaggio con Jonathan).

La sensazione però è che il brasiliano partirà dal primo minuto in un centrocampo a 5 che vedrà in Jonathan, Guarin, Kuzmanovic e Nagatomo gli altri interpreti. Quasi certo l’impiego di Icardi dal primo minuto, nonostante Mazzarri abbia voluto lasciar aperta la porta anche a Milito. In settimana però WM ha provato sempre l’ex doriano con Palacio: un segnale che la tanto attesa staffetta con il Principe è arrivata.

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