Chi per lo scudetto, chi per avvicinarsi alla zona Europa. Roma-Fiorentina (ore 20.45, posticipo disposto per la concomitanza del Sei Nazioni nel weekend) si annuncia piuttosto interessante e, soprattutto, aperta a ogni tipo di scenario. A rischiare di più, classifica alla mano, sono soprattutto i giallorossi: qualsiasi risultato diverso dalla vittoria, infatti, renderebbe impensabile un avvicinamento alla Juve, inoltre metterebbe a rischio anche il podio del campionato, obiettivo minimo (e non sindacabile) della società.
“Bisogna rimanere attaccati a tutto ciò che è possibile – il commento di Spalletti – La Juve corre forte, guardando loro bisogna trovare nuovi stimoli e fare ancora meglio. Dobbiamo continuare a credere che sia tutto ancora possibile e in questo senso siamo migliorati: ora siamo maturati e cresciuti ma guai a fermarci. Ora pensiamo alla Fiorentina, viene da buoni risultati e prestazioni convincenti, sarà una partita difficile”.
Già, perché nel 2017 la Viola è tornata a vincere e convincere, tanto da aver rinvigorito una piazza che sembrava sull’orlo di una crisi di nervi. I successi con Juve, Chievo e Pescara, interrotti solo dal mezzo passo falso col Genoa, hanno ridato smalto alla classifica e riportato la squadra a competere per un piazzamento europeo.
“Andremo a Roma per provare a vincere – ha confermato Sousa senza mezzi termini – Siamo consapevoli che ci troveremo di fronte un avversario di primissimo livello, noi però siamo migliorati molto sia in fase offensiva che difensiva e cercheremo di fare la nostra partita”.
Le premesse per una gara divertente e spettacolare ci sono tutte, in perfetta sintonia con la filosofia dei due allenatori. E se Sousa ha passato la vigilia a pensare solo alla partita, Spalletti ha trovato anche il tempo di concentrarsi sulla questione stadio, da giorni al centro del dibattito nell’ambiente capitolino. L’hashtag “#Famostostadio” (ripreso da un intervento dello stesso allenatore su Sky) è diventato un tormentone anche grazie all’aiuto di Totti, tanto da “costringere” Virginia Raggi, se non a un passo indietro, quantomeno a una piccola apertura.
“Caro Francesco ci stiamo lavorando – ha tweettato la Sindaca – #Famostostadio nel rispetto delle regole, ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne”. Se son rose fioriranno, intanto però è tempo di pensare a Roma-Fiorentina, che i due allenatori affronteranno con alcune defezioni importanti. Spalletti dovrà fare a meno di Perotti, Juan Jesus e Salah (quest’ultimo di rientro dalla Coppa d’Africa), ragion per cui confermerà il 3-4-2-1 delle ultime settimane con Szczesny in porta, Manolas, Fazio e Rudiger in difesa, Bruno Peres, Strootman, De Rossi ed Emerson a centrocampo, Nainggolan ed El Shaarawy alle spalle dell’unica punta Dzeko.
Sistema di gioco identico anche per Paulo Sousa, che risponderà con Tatarusanu tra i pali, Sanchez, Gonzalo Rodriguez e Astori nel reparto arretrato, Chiesa, Vecino, Badelj e Maxi Olivera in mediana, Borja Valero e Bernardeschi sulla trequarti dietro Babacar, titolare vista l’indisponibilità di Kalinic.