Tra i due litiganti godono…gli altri. Il pareggio tra Roma e Fiorentina, infatti, fa il gioco soprattutto di Thiago Motta, Mazzarri e Gasperini, senza dimenticare Palladino e Sarri, tutti in corsa per l’ultimo, preziosissimo, posto in Champions. Mourinho e Italiano, invece, non possono sorridere più di tanto, perché l’1-1 dell’Olimpico finisce per scontentarli entrambi. Il primo, pur mantenendo il quarto posto (a pari merito col Bologna), ha perso Lukaku e Zalewski (espulsi) e, probabilmente, Dybala e Azmoun (infortunati), il secondo non è riuscito a vincere una partita nonostante la doppia superiorità numerica.
Roma – Fiorentina 1-1, corrida all’Olimpico: due gol, due espulsi e tensione alle stelle
Partita ad altissimo tasso di tensione quella dell’Olimpico, proprio come da previsioni. La vittoria del Bologna a Salerno, infatti, rendeva ancor più delicato lo scontro diretto tra Roma e Fiorentina, scese in campo con l’obbligo di non perdere. Ne è uscito un pareggio, ma guai a pensare a una sfida bloccata dalla paura: prova ne è il primo gol al 5’ di Lukaku, bravo a rubare il tempo a Kayode e a insaccare di testa un bel cross di Dybala. Sembrava l’inizio di una serata di gloria giallorossa, anche perché i viola dovevano scoprirsi e la fase difensiva, si sa, non è proprio il punto di forza di Italiano. Al 25’ però Dybala chiedeva il cambio per l’ennesimo infortunio muscolare della sua carriera e Mou si trovava costretto a schierare Azmoun, perdendo così uno dei suoi uomini più importanti (domani gli esami, si teme uno stop che chiuderebbe qui il suo 2023).
Il risultato è che la Roma iniziava ad abbassarsi, riuscendo comunque a chiudere il primo tempo in vantaggio senza concedere particolari occasioni. Il match scivolava via liscio fino all’ora di gioco, dopodiché succedeva praticamente di tutto. Mourinho perdeva anche Azmoun (guaio muscolare anche per lui), ma soprattutto restava in 10 per l’espulsione di Zalewski, cacciato per doppio giallo (64’). Neanche il tempo di riassestarsi che la Fiorentina trovava il pari con Martinez Quarta (66’), ribaltando completamente gli scenari: ora era lei ad essere favorita per vincere e Italiano, non a caso, gettava nella mischia anche Nico Gonzalez, Sottil e Maxime Lopez, senza però trovare la zampata vincente. Al minuto 87 ecco l’ennesimo colpo di scena, vale a dire l’espulsione (diretta) di Lukaku per un’entrataccia su Kouamé, che costringeva la Roma a barricarsi nella sua area fino al 97’, quando Rapuano fischiava la fine dell’incontro.
Mourinho, furioso, ordina il silenzio stampa
L’attesissimo sfogo di Mourinho non c’è stato, perché il portoghese ha deciso di non parlare, allargando il silenzio a tutta la squadra: decisione evidentemente condivisa con la società, visto che nemmeno Pinto ha proferito parola, che denota tutta la rabbia verso le decisioni dell’arbitro. Le espulsioni di Zalewski e Lukaku, però, appaiono giuste, dunque non si capisce il motivo di queste polemiche, se non il tentativo (perfettamente riuscito, visti gli striscioni d’amore dell’Olimpico) di portare il popolo giallorosso dalla sua parte, in una sorta di ‘uno contro tutti’ già visto in altri lidi.
I problemi del portoghese, semmai, riguardano la partita di Bologna, peraltro delicatissima vista la classifica: alla Roma mancheranno sicuramente Lukaku e Zalewski e, molto probabilmente, Dybala e Azmoun, il che vuol dire giocarsi uno scontro diretto per la Champions senza i due migliori giocatori della rosa.
Italiano soddisfatto: “Secondo tempo straordinario, il bicchiere è più che mezzo pieno”
“Abbiamo fatto un secondo tempo straordinario, pur non avendo approcciato bene il match e concesso la palla del gol in maniera ingenua – il commento di Italiano -. Poi abbiamo voluto pareggiare la gara in tutti i modi con carattere e personalità e nel finale potevamo fare ancora male ai giallorossi. Avevamo di fronte una squadra forte e uno stadio infuocato, il bicchiere è più che mezzo pieno, sono contento di quello che han fatto vedere i ragazzi. Il nostro obiettivo in campionato è migliorare il settimo e l’ottavo posto dei miei primi due anni, dovremo ricercare i risultati attraverso queste prestazioni, vogliamo restare in corsa in tutte le competizioni il più possibile”.