L’ex ministro dello Sviluppo Economico e leader di Azione, Carlo Calenda, ha rotto gli indugi e deciso di candidarsi alla guida di Roma nelle prossime elezioni comunali di primavera. Calenda, che è già sostenuto da Italia Viva e da +Europa, chiederà l’appoggio del Pd e il segretario Nicola Zingaretti sembra favorevole, anche se si appella alle primarie.
I sondaggi commissionati da Calenda dicono che nell’area di centrosinistra è lui il più forte, a condizione che si candidi con una coalizione che comprenda il Pd e altre forze riformiste. Come si sa, Calenda non gradisce i Cinque Stelle, che per ora sono ancora orientati a sostenere Virginia Raggi, malgrado dissensi interni e malgrado la fallimentare esperienza da sindaco di Roma di Raggi.
Secondo i sondaggi, solo Giorgia Meloni potrebbe battere alle elezioni Calenda, ma per ora la leader di Fratelli d’Italia non sembra intenzionata a scendere in campo nella Capitale.
Il problema vero per Calenda sarà capire cosa succederà nel caso arrivi al ballottaggio: chiederà i voti dei Cinque Stelle anche se li ha sempre detestati? E gli elettori grillini appoggeranno il leader di Azione anche se li ha sempre osteggiati, oppure preferiranno astenersi favorendo così la destra? Ma questi dubbi per ora sono lontani.