Il guanto di sfida è lanciato. La Roma non si fa cogliere impreparata e agguanta il secondo posto in classifica a soli due punti dalla Juventus capolista, peraltro in coabitazione proprio con quel Milan che ha ridotto le distanze. Il 4-1 sul Palermo è una prova di forza convincente e autoritaria, quasi i giallorossi volessero gridare al mondo la propria candidatura al titolo. “E’ ancora presto per dire se siamo l’anti Juve – ha glissato Spalletti. – Le squadre devono trovare la quadratura definitiva, e poi continuo a vedere troppa tensione nei ragazzi. Ad ogni modo dare continuità al nostro cammino era fondamentale, abbiamo sfruttato l’occasione e ci siamo avvicinati alla vetta”.
Partita senza storia quella dell’Olimpico e non solo per questioni tecniche. Questa volta infatti i giallorossi hanno azzeccato anche l’atteggiamento, spesso vero grande limite della squadra. Sin dalle prime battute s’è capito che il Palermo avrebbe avuto poche chance di uscire indenne dalla Capitale, e quando Salah ha sbloccato il match con un sinistro ravvicinato (31’) la Roma ha preso il largo. Il raddoppio è arrivato a inizio ripresa con Paredes (51’, con “gentile” collaborazione di Posavec), poi Dzeko ha arrotondato il risultato con un bel tiro di precisione (68’). Il gol di Quaison (80’) è servito solo per il tabellino, proprio come quello di El Shaarawy (82’), l’ultimo squillo di una serata a forti tinte giallorosse.
Domenica di gioia anche per il Napoli di Sarri, di nuovo vincente dopo tre sconfitte consecutive tra campionato e coppa. La trasferta di Crotone si presentava tutt’altro che proibitiva ma gli azzurri dovevano comunque rispondere alle critiche, oltre che sfruttare il passo falso della Juve per riguadagnare terreno in classifica. Missione compiuta sin dalle prime battute di gioco: al 17’ infatti, dopo aver già sfiorato il gol, il Napoli è passato in vantaggio con Callejon, di nuovo pungente come qualche settimana fa. Al 30’ l’unica nota negativa della giornata: la folle reazione di Gabbiadini su Ferrari che ha portato Mazzoleni a estrarre un sacrosanto cartellino rosso. Gli azzurri però non hanno sofferto le conseguenze del gesto, anzi hanno immediatamente trovato il raddoppio con Maksimovic, anche fortunato nel deviare in rete sugli sviluppi di un corner (33’). Nella ripresa buona gestione della palla e del cronometro, senza soffrire particolarmente il Crotone, che ha comunque trovato il gol della bandiera con Rosi a tempo quasi scaduto (90’). “C’erano condizioni difficili ma abbiamo gestito bene la partita, peraltro in inferiorità numerica per oltre un’ora. Adesso pensiamo solo a guarire e a ritrovare la forma di qualche settimana fa. Mi dispiace solo per Gabbiadini, purtroppo ora sarà squalificato. E’ chiuso e introverso ed essere al centro delle attenzioni non lo aiuta. Ha bisogno solo di serenità”. La stessa che potrebbe aver ritrovato il Napoli, ora a 4 punti dalla Juventus capolista. E dopo il turno infrasettimanale (bianconeri in casa con la Sampdoria, Roma a Reggio Emilia contro il Sassuolo, azzurri al San Paolo con l’Empoli) ci sarà lo scontro diretto a Torino.