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Roma e Lazio difendono la zona Champions ma il Napoli incalza

Il Napoli vuol recuperare terreno in classifica ma deve vedersela con il Bologna ricaricato da Sinisa – Difficile trasferta della Roma a Verona mentre la Lazio ospita l’Udinese – Il Milan prova a rialzarsi a Parma.

Roma e Lazio difendono la zona Champions ma il Napoli incalza

Chi per un posto Champions, chi per l’orgoglio. L’altra domenica di Serie A, intesa come quella di chi non gioca per lo scudetto, chiama in causa le romane, il Napoli e il Milan, tutti alla ricerca di vittorie fondamentali per le rispettive classifiche. Sono soprattutto Ancelotti e Pioli ad aver bisogno di punti, nel tentativo (disperato per i rossoneri) di rimettere in piedi un campionato che sta letteralmente sfuggendo di mano. Il calendario, dopo il tour de force con Lazio, Juve e Napoli, concluso con la miseria di un punto, metterà di fronte il temibile Parma di D’Aversa (ore 15), ottavo in classifica e con ben 4 punti di vantaggio. Ma Pioli, dopo aver raccolto una sola vittoria in sei partite, non può più permettersi passi falsi: se contro le big, infatti, i risultati negativi sono passati quasi inosservati, così non sarebbe in caso di stop in Emilia.

“Stiamo lavorando bene e portiamo in campo quello che proviamo in allenamento, ma ora è tempo di fare punti – ha confermato il tecnico rossonero. – Ci mancano un po’ di efficienza tecnica e qualità, ma stiamo lavorando per diventare squadra. L’Europa è la casa del Milan e vogliamo tornarci, ma ora è prematuro”. Insomma, gli alibi sono finiti ed è arrivata l’ora di cominciare a correre, pena decretare, questa volta definitivamente, il fallimento dell’intera stagione. I rossoneri potranno contare su una rosa quasi al completo, eccezion fatta per gli infortunati Rodriguez e Duarte, dunque Pioli si affiderà a un 4-3-3 con Donnarumma in porta, Conti, Musacchio, Romagnoli e Hernandez in difesa, Krunic, Bennacer e Bonaventura a centrocampo, Suso, Piatek e Calhanoglu in attacco.

Grossa emergenza invece per D’Aversa, costretto a fare a meno di Inglese, Karamoh, Scozzarella e Cornelius e ad affidarsi a un 4-3-3 con Sepe tra i pali, Darmian, Iacoponi, Bruno Alves e Gagliolo nel reparto arretrato, Kucka, Hernani e Barillà in mediana, Kulusevski, Gervinho e Sprocati nel tridente offensivo. Alle 18 invece toccherà al Napoli, impegnato al San Paolo contro il Bologna. Match insidioso, tanto più dopo la toccante conferenza di Mihajlovic, che potrebbe dare una bella scossa ai suoi. Ancelotti però non può certo fallire, altrimenti i benefici del pari di Liverpool verrebbero immediatamente azzerati, proprio come le speranze di riagguantare una zona Champions attualmente staccata di 5 punti.

Insomma, gli azzurri hanno un solo risultato a disposizione e la cosa si protrarrà fino a Natale, proprio come ribadito da De Laurentiis nell’incontro, più o meno pacificatore, di venerdì. Un ruolino di marcia importante potrebbe portare alla cancellazione delle famigerate multe, dunque battere il Bologna diventa ancor più necessario. Il tecnico azzurro, tornato in silenzio stampa come da copione, opterà per un 4-4-2 con Meret (o Ospina) in porta, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Callejon, Fabian Ruiz, Elmas e Insigne a centrocampo, Mertens e Lozano in attacco. Consueto 4-2-3-1 anche per Mihajlovic, che risponderà con Skorupski tra i pali, Tomiyasu, Bani, Danilo e Krejci nel reparto arretrato, Medel e Dzemaili in mediana, Orsolini, Svanberg e Sansone alle spalle dell’unica punta Palacio.

Il posticipo invece sarà dedicato alla Roma, attesa dalla difficile trasferta di Verona (ore 20.45). L’Hellas, subito dopo il sorprendente Cagliari di Maran, è probabilmente la grande sorpresa del campionato, come dimostrano i 18 punti raccolti e l’ottimo nono posto in classifica. Far punti al Bentegodi non sarà semplice, come del resto si è visto una settimana fa con la Fiorentina di Montella, tanto più dopo le fatiche europee di Istanbul. La Roma però non vuole fermarsi, anche perché la Lazio avrà un turno sulla carta agevole contro l’Udinese (ore 15) e il Napoli potrebbe farsi sotto: il quarto posto, in coabitazione con Cagliari e Atalanta, va difeso, ecco perché a Verona serve una vittoria. 

“Sarà una partita complicata contro una buona squadra, veloce in attacco e aggressiva nella fase difensiva – l’analisi di Fonseca. – Non è un caso che il Verona abbia la miglior seconda difesa del campionato. Sarà una gara diversa da Istanbul, ma ugualmente difficile”. Due i dubbi del tecnico portoghese, uno in difesa (lotta a tre tra Spinazzola, Florenzi e Santon per il ruolo di terzino destro) e uno sulla trequarti, dove Under (favorito) e Mkhitaryan si giocano una maglia. Il 4-2-3-1 giallorosso dovrebbe vedere Pau Lopez in porta, Spinazzola, Mancini, Smalling e Kolarov in difesa, Diawara e Veretout a centrocampo, Under, Pellegini (Zaniolo è squalificato) e Kluivert alle spalle dell’unica punta Dzeko, tornato al gol sia in campionato che in coppa. Classico 3-4-2-1 anche per Juric, che risponderà con Silvestri tra i pali, Rrahmani, Bocchetti e Gunter nel reparto arretrato, Faraoni, Amrabat, Pessina e Lazovic in mediana, Verre e Zaccagni sulla trequarti, Di Carmine in attacco. 

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