Roma e Juventus non si fanno male, la Lazio affossa l’Atalanta. La domenica con vista Champions si è conclusa con un pareggio nel big match dell’Olimpico e il prezioso successo biancoceleste in casa della Dea, per una lotta a terzo e quarto posto sempre più avvincente, con ben sei squadre (Atalanta, Bologna, Juventus, Lazio, Roma e Fiorentina) in altrettanti punti (dai 58 di Gasperini ai 52 di Palladino). Ma il clou se e ancora arrivare, visto che stasera sarà la volta di Bologna-Napoli, partita delicatissima sia in chiave scudetto (gli azzurri, vincendo, andrebbero a meno 1 dall’Inter) che Champions (i rossoblu, in caso di successo, scavalcherebbero l’Atalanta al terzo posto).
Roma – Juventus 1-1: Shomurodov risponde a Locatelli, entrambe restano in corsa per la Champions
Un pari che tiene in vita entrambe. La Juventus in primis, che aggancia il Bologna (almeno fino a stasera) e si porta a soli due punti dall’Atalanta, ma anche la Roma, rimasta in scia a tutto il gruppone. Ranieri ha confermato in difesa Hummels, Mancini e Ndicka, preferendo El Shaarawy a Baldanzi per affiancare Soulé a supporto di Dovbyk. Tudor ha dato ancora fiducia a Vlahovic e scelto Weah al posto di Conceiçao, lasciando Kolo Muani e Koopmeiners in panchina. Il primo tentativo del match è stato proprio dell’americano, ma Svilar è stato attento e ha messo in corner. Partenza aggressiva della Juventus, mentre la Roma ha dovuto attendere il 25’ per la palla-gol di Cristante, murato da un grande Kalulu. L’occasione ha acceso la Juventus, che al 27’ ha sfiorato la rete dello 0-1 con Nico Gonzalez, ma il colpo di testa dell’argentino su assist di Kalulu si è stampato sulla traversa dopo l’intervento di Svilar. Le squadre si sono allungate, dando vita a un finale di primo tempo emozionante e divertente: al 33’ Vlahovic ha avuto tra i piedi una ghiotta punizione e poco dopo El Shaarawy ha pareggiato il conto dei legni con un colpo di testa finito sulla traversa. Al 40’ è però arrivato il vantaggio della Juventus con Locatelli, che ha beffato Svilar con un destro al volo dalla distanza.
All’intervallo, Ranieri ha lasciato Hummels negli spogliatoi, mandando in campo Shomurodov, che ha risposto subito presente trovando il pari, ribadendo in porta un colpo di testa di Ndicka parato da Di Gregorio (49’). I giallorossi hanno preso coraggio e al 60’ hanno avuto l’occasione per il vantaggio con un tre contro tre non sfruttato da Dovbyk. La risposta bianconera è stata affidata a Yildiz al 72’, con la conclusione di destro deviata in corner. La partita, sin lì bella e divertente, s’è arenata nel tatticismo generale. Tudor ha tentato di rianimarla inserendo Kolo Muani, Cambiaso e Koopmeiners, Ranieri ha risposto con Baldanzi al posto dell’attaccante ucraino, ma il prodotto finale non è più cambiato.
Il pareggio, come detto in apertura, accontenta tutti, chi più e chi meno: Atalanta, Bologna e Lazio tifavano per quello e anche la Juve, calendario alla mano (le prossime tre saranno con Lecce, Parma e Monza), può dirsi soddisfatta. Sorriso più tirato, invece, in casa Roma, dove il prossimo turno diventa quasi decisivo. I giallorossi dovranno battere la Lazio nel derby, cercando di sfruttare al meglio lo scontro diretto tra Gasperini e Italiano.
Ranieri: “Quando non si può vincere, l’importante è non perdere”
“Ci aspettavamo una Juve così, sapevamo che Tudor avrebbe portato la sua mentalità giocando sempre in avanti – ha spiegato Ranieri -. Sono stati bravi, la Juve è una grande squadra e lotterà per il quarto posto, anzi io ci scommetterei. Quando abbiamo iniziato a tirare fuori la testa, hanno fatto gol loro. Abbiamo iniziato bene il secondo tempo, pareggiando la gara e poi ci siamo assestati: quando non si può vincere, l’importante è non perdere. Ora ci aspetta il derby, una partita importantissima, ho detto ai ragazzi che inizia il rettilineo finale. Siamo partiti non a rilento contro una grande squadra, adesso arriva una gara bellissima come quella con la Lazio: speriamo che i tifosi si possano divertire e che ci sia tanta tecnica in campo. Perché non voglio continuare? Già ho smesso l’anno scorso, poi ci sono state squadre che mi hanno richiesto e ho detto che sarei tornato solo per la Roma e per il Cagliari. Sono 35 anni che giro per il mondo senza conoscerlo: prima di morire, voglio girarlo e vedere cosa c’è oltre il calcio”.
Tudor: “Un pari che dà fiducia, siamo sulla strada giusta”
“Mi sono piaciuti approccio e mentalità mostrati a inizio partita, non era scontato visto il momento dal quale arrivavamo – ha sottolineato Tudor -. Abbiamo spinto e fatto cose interessanti, poi nella ripresa loro hanno cambiato sistema di gioco e abbiamo preso un gol su calcio piazzato che è un dettaglio-non-dettaglio. In quelle situazioni serve attenzione, ma c’è da dire che molto dipende pure dalla struttura dei giocatori e a noi mancano Gatti, Bremer e pure Cabal. Di sicuro in futuro dovremo migliorare su questo aspetto. Ma nel finale abbiamo dimostrato che eravamo noi a volere di più la vittoria. Comunque è un pari che ci dà fiducia, fatto in casa di una squadra che veniva da sette successi consecutivi: siamo sulla giusta strada. Ormai sono qui da una decina di giorni, l’emozione si sta abbassando pian piano e si pensa al lavoro e all’obiettivo quarto posto. So che il nostro, visto da fuori, sembra un mestiere in cui ci si riesce a godere di più le cose, ma da dentro non è così…”.
Atalanta – Lazio 0-1: Isaksen rilancia Baroni, Gasperini rischia addirittura il posto Champions
La Lazio risorge, l’Atalanta crolla. Nel momento più delicato della stagione e con l’impegno europeo che si avvicina, la squadra di Baroni ha vinto 1-0 sul campo della Dea, attualmente terza in classifica e ufficialmente in crisi. Dalla lotta per lo scudetto alla preoccupazione per la qualificazione europea il passo è breve, con sei punti di distanza dalla Fiorentina, ottava in classifica.
A preoccupare maggiormente i tifosi bergamaschi non è solo la terza sconfitta consecutiva, ma anche il modo in cui è arrivata. La squadra di Gasperini è apparsa spenta, poco reattiva nei duelli e prevedibile, come testimoniato dai tre ko di fila senza segnare: aggettivi che non si associavano a questa squadra negli ultimi anni. La Lazio, dal canto suo, non si presentava a Bergamo in condizioni ideali, con la squadra parzialmente contestata dopo un solo punto conquistato nelle ultime tre partite e una pesante sconfitta 0-5 a Bologna.
Il primo tempo è stato quindi molto blando, con entrambe le squadre più concentrate nel non scoprirsi che nel creare gioco veloce ed efficace. Baroni ha scelto una formazione decisamente rivisitata (Mandas, Gigot, Belahyane e Tchaouna), più Pellegrini subentrato al 34’ a causa dell’ennesimo infortunio di Tavares. L’Atalanta, invece, non è mai riuscita a cambiare ritmo, trovandosi ingolfata nelle due linee di difesa molto strette disegnate dai capitolini. La prima vera occasione del match è arrivata all’inizio della ripresa, con Retegui fermato solo da un grande Mandas. Tre minuti dopo, è stato proprio il portiere greco a avviare l’azione decisiva per la Lazio: rinvio chirurgico, scontro tra Kolasinac e Hien e gol di Isaksen, appena entrato al posto di Tchaouna (54’). L’Atalanta ha tentato di reagire, ma gli ingressi di De Ketelaere, Samardzic, Maldini e Brescianini non sono riusciti a cambiare le sorti della partita. I tifosi nerazzurri dovranno attendere ancora per vedere la prima vittoria casalinga del 2025, con il timore che la qualificazione alla Champions League, che sembrava praticamente scontata, possa addirittura sfuggire, mentre quelli biancocelesti si godono il ritorno della loro squadra, proprio nella settimana più importante della stagione.
Gasperini: “Il calo di rendimento è figlio delle mie dichiarazioni? Questa è una stupidata”
“I ragazzi hanno fatto una prestazione di valore, ma non sono arrivati i gol e poi abbiamo fatto un pasticcio in difesa – il commento amaro di Gasperini -. Siamo qui a raccontare una nuova sconfitta, ma non nello spirito con cui abbiamo affrontato la gara. Siamo alle prese con una striscia negativa che ci sta penalizzando, ma non dobbiamo abbatterci perché quello che non siamo riusciti a fare nelle ultime tre partite possiamo tornare a farlo dalle prossime, dobbiamo accettare che nello sport possa accadere. Se può avere inciso sul rendimento il mio annuncio di non voler rinnovare? Questa è una stupidata, dopo quelle frasi abbiamo vinto 5-0 a Empoli e poi 4-0 a Torino, mi sembra una cosa di comodo. Nessuno si è mai tirato indietro, è un tentativo di cercare alibi, il calo di rendimento non è assolutamente dovuto al mio futuro anche perché nel frattempo sono arrivati successi importanti. Non vogliamo alibi, la squadra ha dato tutto e con una prestazione buona che va oltre il risultato”.
Baroni: “Grande risposta della squadra, siamo pronti per le prossime gare”
“Sono contento, faccio i complimenti alla squadra e ai ragazzi, ma lo sapevo perché stanno lavorando bene – ha esultato Baroni -. Ci aspettano partite importanti e noi siamo pronti, come gruppo. Lo hanno dimostrato, in questo periodo abbiamo lavorato tanto sui nuovi arrivi che hanno dato un contributo importante. Questo ci permette di fare delle rotazioni, cosa che abbiamo fatto fin dall’inizio, facendo sentire tutti importanti. La risposta della squadra è stata bellissima, sono contento per i ragazzi. Sappiamo che ora ci sono gare che non si possono sbagliare ma siamo pronti, per atteggiamento e voglia. Castellanos rimasto fuori? Per me è un giocatore fondamentale, era programmato facesse una ventina di minuti, poi vista la situazione della partita non c’è stata questa possibilità. L’infortunio di Tavares? Non credo sia niente di importante, o almeno lo spero”.
Bologna – Napoli (ore 20.45, Dazn)
La grande occasione di andare a meno uno dall’Inter, ma anche per salire al terzo posto. Bologna-Napoli non è certo il classico dei monday night, visto che catalizzerà le attenzioni di mezzo campionato. In palio ci sono punti pesantissimi per lo scudetto, ma anche per la Champions: due squadre chiamate a vincere, insomma, in un match che si preannuncia davvero interessante. Il Napoli arriva al Dall’Ara con grande fiducia, alla luce di una rosa quasi al completo: Lobotka e McTominay sono rientrati in gruppo, mentre Anguissa e Neres stanno intensificando il lavoro per raggiungere la migliore condizione fisica. Conte, in tribuna per squalifica, sa che dovrà vedersela contro una delle squadre più in forma del momento, ovvero il Bologna di Italiano. Gli emiliani, reduci da sei vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia, hanno scalato la classifica fino al quarto posto e promettono battaglia contro un Napoli che soffre di mal di trasferta. L’ultima vittoria lontano dal Maradona, infatti, è quella di Bergamo del 18 gennaio, e da allora sono arrivati tre pareggi e una sconfitta. La squadra di Conte è riuscita a mantenere un bello score in casa, ma se vuole mantenere vive le speranze scudetto deve necessariamente sbancare Bologna e ritrovare il sorriso anche in trasferta. La sfida del Dall’Ara, del resto, è l’ultimo grande ostacolo prima di un calendario che, sulla carta, sembra più favorevole, con partite contro squadre come Empoli, Monza, Torino, Lecce, Genoa, Parma e Cagliari. Si potrebbe obiettare che molti dei punti persi, almeno sin qui, sono arrivati proprio contro le cosiddette “piccole”, ma a questo, eventualmente, si penserà solo da domani. Prima c’è una gara complicatissima da affrontare, con un avversario ormai lanciato nel gruppo dei big.
Bologna – Napoli, le probabili formazioni
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Beukema, Lucumì, Miranda; Ferguson, Freuler; Orsolini, Odgaard, Ndoye; Castro
In panchina: Ravaglia, Bagnolini, De Silvestri, Lykogiannis, Erlic, Casale, Moro, El Azzouzi, Pobega, Fabbian, Aebischer, Cambiaghi, Dominguez, Pedrola, Dallinga
Allenatore: Italiano
Indisponibili: Calabria
Squalificati: Nessuno
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres
In panchina: Scuffet, Turi, Juan Jesus, Marin, Mazzocchi, Gilmour, Billing, Hasa, Okafor, Raspadori, Simeone, Ngonge
Allenatore: Conte (squalificato, in panchina Stellini)
Indisponibili: Contini, Spinazzola
Squalificati: Nessuno