Parola d’ordine: reagire! Dopo la brutta batosta rimediata in Coppa Italia, la Roma deve tornare alla vittoria fin da subito. Il posticipo con la Sampdoria però non è dei più agevoli, ma forse è meglio così. “Metteremo in campo la rabbia e la frustrazione per l’eliminazione contro il Napoli – ha ringhiato Rudi Garcia. – Vedremo i lupi incazzati, sicuramente”.
Non ci è andato tanto per il sottile il tecnico francese, e in un certo senso c’è da capirlo. La Roma sta facendo una buonissima stagione, ma corre il serio rischio di non vincere nulla. La Coppa Italia è sfumata, ora resta un sogno scudetto difficile da realizzare, ma non impossibile. A patto però che questa sera, in un Olimpico a curve chiuse (respinto il ricorso della società anche per la partita contro l’Inter), arrivino i tre punti.
“Ho molto rispetto per la Samp, ma noi non dobbiamo guardare gli avversari – ha spiegato il tecnico francese. – Non importa chi affrontiamo, se pure ci trovassimo di fronte al Bayern Monaco cercheremmo comunque i tre punti. In allenamento ho visto una squadra con l’atteggiamento giusto, siamo davvero dispiaciuti per l’eliminazione dalla Coppa”.
I presupposti per far bene sembrano esserci, però servirà un’inversione di tendenza. Nelle ultime partite infatti la Roma ha trovato molte difficoltà nel segnare e questo spiega molte cose. “Le statistiche dicono che abbiamo fatto 26 tiri in due partite – ha ribattuto Garcia. – Dobbiamo migliorare in fase realizzativa, senza però avere una visione ristretta della situazione. Dati alla mano infatti non siamo andati poi così male nelle ultime gare…”.
Ma alla fine contano i risultati e questo il tecnico francese lo sa bene. Questa sera cercherà i tre punti con il 4-3-3 d’ordinanza. Davanti a De Sanctis ci saranno Maicon, Castan, Benatia e Torosidis, a centrocampo Nainggolan prenderà il posto di Pjanic per comporre il reparto assieme a De Rossi e Strootman.
In attacco, vista l’indisponibilità di Totti (per lui 10 giorni di stop), sarà Destro a completare il tridente con Florenzi e Gervinho. Di fronte ci sarà una Sampdoria rigenerata dalla cura Mihajlovic, pronta a giocarsi le sue carte anche nella Capitale. Il serbo schiererà la squadra con il solito 4-2-3-1, in cui Eder e Gabbiadini avranno licenza di far male.