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Roma, ciclo di conferenze: coppie d’azione e amori rivoluzionari

Il primo appuntamento, sabato 18 gennaio 2014 alle 16, è dedicato ad una delle coppie storicamente più famose, Anita e Giuseppe Garibaldi.

Roma, ciclo di conferenze: coppie d’azione e amori rivoluzionari

Coppie d’azione, amori rivoluzionari. La Repubblica Romana non fu soltanto il palcoscenico straordinario delle gesta di uomini come Garibaldi e Mazzini, Masina e Manara, Pisacane e Mameli. Fu un momento di partecipazione, di coralità, di virtù pubbliche e private, di passioni visionarie e traboccanti che dalle istanze teoriche di rinnovamento precipitarono nella vita vissuta, riversandosi sugli scranni della politica, sui campi di battaglia, negli ospedali improvvisati e sulle pagine dei giornali, travolgendo tutto e tutti in un empito di vitalità commovente, in cui vita pubblica e vita privata si rincorsero in un suggestivo gioco di specchi.

Sono i presupposti stessi della rivoluzione repubblicana compiuta a Roma il 9 febbraio 1849 a rendere possibile ciò: abolizione di ogni differenza tra cittadini, tutti devono godere di uguali diritti e a tutti si richiedono pari virtù civiche. Anche alle donne. Che rispondono in massa entusiaste al reclutamento per il soccorso ai feriti, preparando bende, somministrando cure, confortando i moribondi. Su queste sconosciute eroine del popolo, a riscattarne idealmente l’anonimato, svettano i nomi di alcune donne celebri, compagne di vita e talvolta di sventura di esponenti di spicco della vita politica e militare della Repubblica, il misconosciuto universo femminile di vere coppie d’azione in cui i pensieri, la fede politica, gli entusiasmi rivoluzionari rimbalzarono nell’anima degli amanti più forti delle cannonate francesi, in un crescendo di generosità, partecipazione e sacrificio di sé che trova nelle figure statuarie di Anita e Giuseppe Garibaldi i suoi simboli imperituri.

A riscattare la memoria di queste protagoniste anonime saranno alcune donne celebri, compagne di vita e talvolta di sventura di esponenti più o meno di rilievo della dirigenza politica e militare della Repubblica: da Anita, la coraggiosa brasiliana che raggiunge il suo Garibaldi per poi seguirlo nella ritirata in cui troverà la morte, a Enrichetta, la donna che ha lasciato un’agiata vita familiare per unirsi a Pisacane; da Margaret Fuller, la giornalista americana che, congiunta in matrimonio con un ufficiale della Repubblica, racconta al mondo con le sue corrispondenze ai giornali d’oltre oceano i giorni tragici della speranza e della sconfitta, ad Adele Baroffio, amore sconosciuto di Goffredo Mameli; da Cristina di Belgiojoso, la principessa repubblicana incaricata di dirigere gli ospedali, a Giulia Calame, moglie svizzera di Gustavo Modena.

A loro, all’opera da esse svolta in rappresentanza di tutte le donne, e ai loro compagni è dedicato il ciclo di conferenze, curato dalla D.ssa Mara Minasi e dal Prof. Giuseppe Monsagrati, promosso da Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,  che si terrà presso il Museo della Repubblica romana a partire da sabato 18 gennaio fino al 5 luglio 2014. Si è scelto di intitolarlo “Coppie di azione. Amore e rivoluzione a Roma nel 1849” proprio per sottolineare come il contributo di queste donne all’esperienza di libertà del ’49 romano sia meno marginale di quanto comunemente si creda e, al contrario, tenda ad affermare una volontà di partecipazione che, diffondendosi a strati sempre più ampi della popolazione femminile e accompagnando il compimento del Risorgimento, ne evidenzia ancora una volta i profondi contenuti di crescita civile.  

Il primo appuntamento, sabato 18 gennaio 2014 alle 16.00, è dedicato ad una delle coppie storicamente più famose, Anita e Giuseppe Garibaldi. Il loro rocambolesco incontro, la loro vita avventurosa, le loro fughe, la tragica fine di Anita restano ancora fortemente impresse nell’immaginario popolare.

Anita non si rassegnò mai al ruolo di  donna di casa, di angelo del focolare e, pur rimanendo madre amorosa di quattro figli, di cui una, Rosita, morta prematuramente, volle essere sempre al fianco del suo José, non solo condividendone le grandi imprese politiche e militari, ma anche le vessazioni e la miseria a cui i due furono spesso sottoposti.

La storiografia si è sempre rivolta alla vita dei due personaggi con ricostruzioni separate, quasi mai ne ha evidenziato l’aspetto di coppia indivisibile.

Un’atmosfera da romanzo avvolge l’intera vicenda: il repentino rifiuto di Anita del legame che la vedeva unita ad un uomo di Laguna, l’estrema crudezza e violenza dei combattimenti, i momenti di ansimante angoscia come quando Anita intraprese la ricerca del suo José, dato per ucciso, fra centinaia di cadaveri; e poi le fughe continue tra le foreste e le paludi, gli agguati e gli scontri per mare e per terra che si rinnovavano continuamente.

Insomma, come ha scritto Renata Viganò, fu quello di Anita e Giuseppe “un cammino intessuto di gloria e di dolore, di felicità e di patimenti: una meravigliosa avventura pagata con l’ardire, uno scotto eroico che è il pane bianco della poesia, una lotta precisa, cosciente, intrapresa su un ampio bisogno di giustizia, l’oppresso contro l’oppressore, il popolo contro la tirannide”.

Lauro Rossi, relatore di questo primo appuntamento, è funzionario presso la Biblioteca di Storia moderna e contemporanea, studioso della storia italiana fra sette e ottocento. Ha pubblicato per l’editore Gangemi i volumi Garibaldi: vita, pensiero, interpretazioni. Dizionario critico (2008) e Garibaldi: due secoli di interpretazioni (2010). Tra gli altri suoi lavori: Mazzini e la rivoluzione napoletana del 1799 (1995), Sotto il Borbone non soffrii tanto: lettere di Francesco Crispi dopo Adua (2000), Un laboratorio politico per l’Italia: la Repubblica Romana del 1849 (2011). Ha curato inoltre l’edizione critica dell’Orazione a Bonaparte pel Congresso di Lione di Ugo Foscolo (2002) e il volume dell’Edizione Nazionale degli Scritti di Giuseppe Mazzini dedicato all’Età giacobina e napoleonica.(2005). 
“Coppie d’azione. Amore e rivoluzione a Roma nel 1849”: tutti gli incontri sono alle ore 16.00

18 gennaio   Anita e Giuseppe Garibaldi   – relatore Lauro Rossi

22 febbraio  Giuseppe Mazzini e Cristina Trivulzio di Belgiojoso  – relatrice Annamaria Isastia

22 marzo    Carlo Pisacane ed Enrichetta Di Lorenzo  – relatore Adolfo Noto

26 aprile     Margareth Fuller ed Angelo Ossoli  – relatore Giuseppe Monsagrati

24 maggio  Gustavo Modena e Giulia Calame – relatrice Mara Minasi

14 giugno   Colomba Antonietti e Luigi Porzi  – relatrice Francesca Di Giuseppe

5 luglio       Goffredo Mameli e Adele Baroffio  – relatore Andrea Cicerchia

info@museodellarepubblicaromana.it

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