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Roma, blocco diesel anche 17 gennaio: polemiche e numeri

L’Unione Petrolifera ha fornito i dati sulle emissioni di polveri sottili dei veicoli a gasolio Euro 5 e 6, interessati in questi giorni giorni dal blocco del traffico a Roma (esteso a venerdì 17): il divieto incide sullo 0,15% del totale immesso.

Roma, blocco diesel anche 17 gennaio: polemiche e numeri

La polemica sullo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 e 6 a Roma si arricchisce di un nuovo e autorevole contributo. Quello dei numeri. A dimostrare infatti l’inefficacia del provvedimento voluto dal Comune – che si estenderà anche alle cosiddette domeniche ecologiche a piedi – sono i dati dell’Unione Petrolifera, che ha quantificato il “beneficio” del blocco totale delle auto a gasolio del 14-15-16 gennaio, ed esteso anche a venerdì 17 gennaio: si evita l’emissione giornaliera di soli 30 kg di polveri sottili, cioè lo 0,15% del totale immesso quotidianamente a Roma. Nei mesi invernali infatti sono 20.000 i kg di Pm10 totali scaricati nella Capitale, con la maggior parte delle auto circolanti (300.000) che sono diesel di ultima generazione, cioè appunto Euro 5 o 6, e pertanto con limiti emissivi di 0,005 gr/km di Pm10, per ogni veicolo.

Il dato è stato dunque calcolato dall’UP sulla base di una permanenza media stimata di 20 km al giorno nell’area interessata dal blocco: considerando invece una percorrenza, probabilmente più verosimile, di 10 km, la percentuale di contributo alle emissioni inquinanti si dimezzerebbe addirittura allo 0,075%. Un’inezia, oggettivamente, che però crea non pochi disagi alla circolazione: se è per vero che costringere i cittadini ad usare il meno possibile l’automobile ha sicuramente una nobile finalità educativa, perché però farlo se non serve praticamente a niente?

“Oltre al disagio – commenta una nota di UP -, tali misure creano incertezza nei consumatori, bloccando di fatto il ricambio del parco auto che è uno degli strumenti principali in grado di dare un contributo positivo al miglioramento della qualità dell’aria nel medio termine, data oltretutto l’elevata età media del parco veicoli privato ma anche pubblico rispetto alla media europea. Interventi anche modesti sulla pulizia e manutenzione delle strade cittadine darebbero risultati di gran lunga superiori”.

Ad avvalorare quest’ultima tesi è il caso di Stoccarda: la città tedesca, grazie a un forte investimento sulla manutenzione e la pulizia delle strade, ha ridotto del 65% i giorni di superamento della soglia di allarme di Pm10 in un anno, passando dagli 85 del 2016 ai 23 del 2018. Questo anche grazie al fatto che i giorni di lavaggio stradale sono passati da 27 a 89.

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