La Champions League nel mirino. La prossima s’intende, perché pensare a quella attuale già da questa sera potrebbe rivelarsi un errore enorme. Il secondo anticipo di questa 25° giornata formato spezzatino nasce proprio dall’imminente sfida al Real Madrid, che la Roma affronterà nell’andata degli ottavi di finale il prossimo mercoledì. Ma agli spagnoli bisognerà pensare solo da domani, altrimenti il piccolo ma battagliero Carpi potrebbe approfittarne e con lui tutte le concorrenti al terzo posto.
“Se non ci concentriamo nel modo giusto vuol dire che non abbiamo capito nulla – ha ringhiato Spalletti in conferenza stampa. – Questa è una partita fondamentale, se vogliamo competere con le grandi dobbiamo fare un filotto come Napoli e Juventus”. In questo senso la Roma ha già cominciato a viaggiare. Le vittorie su Frosinone, Sassuolo e Sampdoria, oltre che punti pesanti, hanno portato una bella iniezione di fiducia in tutto l’ambiente, riportando la squadra in corsa per il terzo posto, obiettivo minimo (ma fondamentale) stabilito da Pallotta.
Questa poi potrebbe essere una giornata molto indicativa: lo scontro tra Fiorentina e Inter, rispettivamente terza e quarta in classifica, concede una grossa chance alla squadra giallorossa, a patto di non sbagliare la partita di questa sera. “Il Carpi sa fare delle ottime ripartenze, meglio di chiunque in Serie A – l’analisi di Spalletti. – Inoltre sta attraversando un bel momento, lo ha dimostrato contro squadre di livello come Fiorentina e Napoli. Ci saranno delle insidie ma noi lo sappiamo e ci siamo preparati”.
Il tecnico dovrà però affrontare le solite defezioni di formazione: ai lungodegenti Strootman, Ponce, Torosidis e Gyomber si sono aggiunti De Rossi e Totti, nemmeno partiti per la trasferta di Modena. Al Braglia si rivedrà il 3-4-2-1 delle ultime settimane con Szczesny in porta, Zukanovic, Rudiger e Manolas in difesa, Florenzi, Vainqueur, Nainggolan ed El Shaarawy a centrocampo, Salah e Perotti sulla trequarti alle spalle di Dzeko, di nuovo titolare e alla ricerca del gol perduto. Castori, costretto a fare punti per tenere vivo il sogno salvezza, risponderà con il suo classico 4-4-1-1: Belec in porta, Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo e Letizia in difesa, Sabelli, Cofie, Lollo e Di Gaudio a centrocampo, Verdi sulla trequarti a supporto dell’unica punta Mbakogu.
Nel frattempo c’è già una parte di Roma che può festeggiare questa 25° giornata. Nel primo anticipo di ieri (disposto in virtù dell’imminente match di rugby tra Italia e Inghilterra che si giocherà proprio all’Olimpico) la Lazio ha battuto il Verona con un roboante 5-2. Risultato rotondo ma meno netto di quanto non abbia detto il campo: l’Hellas, pur con tutti i suoi limiti, se l’è giocata ed è rimasta in partita più a lungo del previsto. Reti e spettacolo in piena contrapposizione con un Olimpico tristissimo, reso ancor più deserto del solito dalla squalifica del giudice sportivo in seguito ai cori contro Koulibaly dello scorso 3 febbraio.
E dire che il primo tempo era stato piuttosto povero di emozioni, poi, al minuto 45, ecco la zampata di Matri ad aprire le danze. Nella ripresa il raddoppio di Mauri (50’) e il successivo tris di Felipe Anderson (69’, ma il brasiliano era in netto fuorigioco) sembravano aver chiuso ogni discorso, poi però il Verona si svegliava e rientrava in partita: prima con una splendida punizione di Greco (72’), poi con una zampata di Toni (79’). Pioli tremava ma all’82’ tirava un bel sospiro di sollievo con Keita, liberissimo di battere Gollini su assist di Klose, infine esultava a pieni polmoni con Candreva, autore del definitivo 5-2 su calcio di rigore (90’).
Lazio momentaneamente al 7° posto con 36 punti (-4 dal Milan), Verona sempre più fanalino di coda con 15 lunghezze: eccoli qui i primi, seppur parzialissimi, verdetti di questa 25° giornata.