La stretta finale. Inizia un weekend decisivo per le nostre squadre, seppur per motivi che partono dall’estero. Quella che viene, infatti, sarà l’ultima settimana utile per il mercato inglese, in chiusura l’8 agosto: e se è vero che la deadline vale solo in entrata, lo è anche che difficilmente una big di Premier accetterà poi di cedere qualcuno senza poterlo sostituire. Insomma, il tormentone Lukaku è destinato a chiudersi nelle prossime ore, con inevitabili riflessi su diverse squadre nostrane. La più coinvolta è sicuramente la Juve, chiamata in causa in modo diretto: se lo scambio con Dybala andasse in porto, infatti, sarebbe lei a usufruire del gigante belga.
Tutto dunque ruota attorno all’argentino, in piena trattativa con il Manchester United e ormai fuori dai piani bianconeri, come dimostra la scelta della società di prolungare le sue vacanze fino al 5 agosto. Agnelli ha preferito evitargli (ed evitarsi) l’imbarazzo di presentarsi in ritiro col rischio di non dover neanche svuotare le valige, peccato però che gli incontri tra il suo procuratore e gli inglesi non stiano andando propriamente lisci: la richiesta di 12 milioni a stagione è ritenuta troppo alta, così come la commissione chiesta dallo stesso agente.
Trattativa a oltranza insomma, anche perché lo scambio, al di là delle frizioni tipiche di queste fasi, è stato ormai accettato da tutti. Tra Juve e United sta nascendo un vero e proprio asse che coinvolge anche Mandzukic, destinato a lasciare Torino per vestire la maglia dei Red Devils, è sempre da Manchester, ma questa volta sponda City, potrebbero arrivare i soldi per Cancelo, ormai vicinissimo a raggiungere Guardiola per 30 milioni più Danilo. Il mercato bianconero si completerà poi cedendo Khedira all’Arsenal (ma il tedesco vuole una buonuscita) e Higuain alla Roma, almeno questo spera Paratici, alle prese con una delle rivoluzioni più corpose (e rischiose) della storia del club. Ma come detto in precedenza la questione Lukaku non riguarda solo la Juve: anche l’Inter, di fatto, ne viene coinvolta pienamente.
I nerazzurri, a lungo sul belga, si stanno ormai arrendendo all’evidenza dei fatti, che vedono la Signora in grado di offrire di più. Molto di ciò dipende dal caso Icardi, una vera e propria zavorra per le strategie del club: Marotta, Ausilio e Oriali gli hanno ribadito che non vestirà mai più la maglia dell’Inter, scrivendo così un nuovo capitolo di quella che, ormai, si può tranquillamente considerare una guerra fredda. Mauro però sembra deciso a non mollare: o Juve (e a questo punto, con i bianconeri a un passo da Lukaku, è una provocazione) o…tribuna, con causa per mobbing annessa. Napoli e Roma comunque ci sperano ancora, consapevoli che Wanda, di fronte all’offerta giusta, potrebbe anche cambiare idea.
Il problema di Conte è che in attacco non sta arrivando nessuno: non Lukaku, d’accordo, ma neanche Dzeko e Cavani. Il bosniaco potrebbe sbloccarsi con l’inserimento nella trattativa di Vergani e le cessioni all’estero dei giovani Colidio e Puscas, consentendo così all’Inter di raggiungere quota 20 milioni, cifra dalla quale la Roma non intende scendere. Niente da fare invece per il Matador, che in un’intervista al quotidiano francese Le Parisien ha ribadito di non voler lasciare il Psg (“resto fino a fine contratto, poi magari torno in Uruguay”), spegnendo di fatto un altro sogno nerazzurro.
L’unica buona notizia, se così si può considerare, è la cessione in prestito gratuito di Nainggolan al Cagliari, operazione favorita dalla volontà del belga di tornare in Sardegna per questioni famigliari, ma anche da quella dell’Inter di disfarsene a ogni costo, perfino gratis. “Sono contento di tornare a casa, voglio dimostrare che si sono sbagliati su di me” ha tuonato il Ninja, scatenando ulteriormente il malumore di una parte del popolo nerazzurro, delusa per l’andamento del mercato. Un po’ come in casa Napoli, dove tutti aspettano un colpo che però, almeno per il momento, non si vede. Sfumato Pepé, accasatosi all’Arsenal per 80 milioni, si torna a parlare di James Rodriguez e Lozano, il tutto senza dimenticare Icardi e la new entry Zaha, per cui il Crystal Palace chiede 65 milioni.
Insomma, De Laurentiis è alle strette ma la sensazione, conoscendolo, è che non si farà condizionare dalla piazza, in un senso o nell’altro. Chi invece, dopo un inizio complicato, si sta muovendo è il Milan, che dopo aver ufficializzato Rafael Leao e acquistato Duarte, è pronto a chiudere anche per Correa, ormai promessosi in “esclusiva”. Siccome l’Atletico Madrid chiede 50 milioni e i rossoneri ne offrono 40, la soluzione è fare cassa per poi poter alzare l’offerta.
Il nome nuovo, oltre al solito Andre Silva che Maldini spera ancora di cedere al Monaco, è quello di Kessie, che potrebbe presto raggiungere Cutrone al Wolverhampton. Gli inglesi hanno offerto 28 milioni, cifra ritenuta bassa dai rossoneri ma comunque sufficiente ad aprire un discorso. Vedremo poi se ci sarà un seguito, intanto però il mercato va avanti e il ritmo, con il tempo che scorre, non può che andare in crescendo.