Disponibilità a trattare, indisponibilità a pagare. Dopo aver annunciato la chiusura tutte le attività, la Riva Acciaio teme il commissariamento e si dice “pronta ad avviare un dialogo con il custode giudiziario per verificare se sussistano le condizioni per una ripresa delle attività produttive”, in conformità “con quanto discusso ieri presso il ministero dello Sviluppo economico”.
Allo stesso tempo, però, l’azienda ha sospeso i pagamenti ai fornitori, affermando di non disporre della liquidità necessaria. Immediata la condanna della Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), che ha definito la decisione “un atto irresponsabile che mette sul lastrico centinaia di piccole imprese dell’indotto che forniscono ogni giorno i servizi agli stabilimenti del gruppo”.