Elezioni Usa 2024, con la chiusura dei seggi in Alaska, è ufficialmente terminato in tutti gli Stati americani il voto per la Casa Bianca. Donald Trump viaggia verso la rielezione a presidente Usa. Il tycoon conquista anche la Georgia e sale a 246 grandi elettori sui 270 necessari, con Kamala Harris ferma a 210. Il leader repubblicano ha lasciato Mar-a-Lago per il convention center di Palm Beach, dove è atteso per un discorso ai suoi sostenitori. La vicepresidente non andrà invece alla Howard University: parlerà solo domani. Rieletti, nel mentre, i dem Pelosi, Sanders e Ocasio-Cortez. Per la prima volta un’afroamericana al Senato, che va però ai repubblicani.
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Risultati elezioni Usa 2024: Trump avanti negli Stati chiave
Dopo aver conquistato North Carolina e Georgia, dunque, Donald Trump è avanti in tutti i cinque “Swing State” non ancora assegnati. Nel dettaglio, secondo le proiezioni di Associated Press, in Nevada (6 grandi elettori) Trump è al 50,9% contro il 47,5% di Harris con il 75% dei voti scrutinati; in Arizona (11 grandi elettori) Trump è al 50% contro il 49,2% di Harris con il 51% dei voti scrutinati; in Wisconsin (10 grandi elettori) Trump è al 51,4% e Harris al 47,2% con l’86% dei voti scrutinati; in Michigan (15 grandi elettori) Trump è al 52,4% e Harris al 45,8% con il 61% dei voti scrutinati; nella fatidica Pennsylvania (19 grandi elettori) Trump è al 51,2% e Harris al 47,8% con il 90% dei voti scrutinati.
Risultati elezioni Usa 2024: under 30 per Trump
Trump, a quanto pare, ha conquistato voti tra gli elettori under 30, tradizionale bacino dei democratici. Lo registrano gli exit poll della Nbcnews, sottolineando che l’ex presidente ha raccolto più voti tra questo blocco di elettori di qualsiasi candidato repubblicano dal 2008. Come era previsto, il tycoon conquista favori soprattutto tra i giovani maschi, il cosiddetto “bro vote”.
L’ex presidente ha anche guadagnato un po’ di terreno tra le giovani donne, tra le quali comunque il vantaggio democratico rimane enorme, il 62% contro il 36%. Per 4 donne su 10 infatti la questione centrale è stata la difesa del diritto d’aborto, importante solo per l’11% dei giovani maschi secondo i quali le questioni principali sono l’economia, per il 37%, e lo stato della democrazia, per il 36 per cento.