L’industria italiana del risparmio gestito non risente della crisi e si permette di chiudere il mese di maggio addirittura con il miglior risultato da quattordici anni a questa parte. Era infatti da maggio 1999 che i capitali raccolti non raggiungevano gli 8,7 miliardi di euro, proseguendo un trend positivo che dura da cinque mesi, periodo nel quale le sottoscrizioni hanno cumulativamente sfiorato i 36 miliardi.
Sulla scia di questi prolungati successi il Patrimonio gestito segna un nuovo massimo storico, a quota 1.264,4 miliardi di euro. Questi dati sono contenuti nella Mappa mensile diffusa oggi da Assogestioni.
Protagonisti in positivo sono le Gestioni Collettive con una raccolta di quasi 8,9 miliardi di euro, divisa tra i 6,4 miliardi dei prodotti di diritto estero e i 2,5 miliardi rivolti ai fondi di diritto italiano. Boom di obbligazionari (+5,7 miliardi) e flessibili (+3,6 miliardi). Torna l’interesse per i fondi monetari, che nel mese hanno incassato 329 milioni di euro. Riscatti, invece, su azionari (-211 milioni), bilanciati (-450 milioni) ed hedge (-76 milioni).
La raccolta delle gestioni di portafoglio chiude invece il mese in negativo, con una raccolta di -178 milioni di euro, sotto la pressione delle gestioni istituzionali (-404 milioni).
Per quanto riguarda i soggetti coinvolti, a beneficiare di questo ennesimo exploit della raccolta sono risultati soprattutto Unicredit (Oltre 2,4 miliardi di raccolta, quasi interamente sui fondi aperti), Intesa Sanpaolo (oltre +1,5 miliardi) e Franklin Templeton (oltre +1,3 miliardi). Deflussi invece per i gruppi Generali, Allianz e Ubi.