Il 2017 si è chiuso con un bilancio record per le reti di consulenti finanziari: la raccolta netta complessiva, con 39,2 miliardi di euro ed un incremento pari al 18,9% rispetto all’anno precedente, è risultata la più alta mai rilevata da Assoreti. Le scelte di investimento, nel corso dell’anno, hanno fortemente privilegiato i prodotti del risparmio gestito, con risorse nette pari a 35,0 miliardi di euro ed una crescita dell’89,5% rispetto al 2016, mentre il saldo complessivo delle movimentazioni sui prodotti in regime amministrato, positivo per 4,2 miliardi di euro, ha subito una consistente flessione (14,5 miliardi nel 2016).
Nell’ambito del risparmio gestito, si evidenzia la prevalenza e la crescita congiunturale degli investimenti netti effettuati direttamente in quote di OICR: la raccolta realizzata sulle gestioni collettive ammonta a 18,8 miliardi di euro (3,3 miliardi nel 2016) e rappresenta il 53,8% dei volumi netti riscontrati nel comparto. Le risorse si concentrano sugli OICR aperti domiciliati all’estero, con volumi netti pari a 15,5 miliardi di euro, mentre il bilancio annuale sui fondi aperti di diritto italiano è positivo per 3,1 miliardi. In crescita anche il risultato di raccolta realizzato sulle gestioni patrimoniali individuali, con investimenti complessivi per 4,2 miliardi di euro (+79,7% rispetto al 2016).
In particolare le risorse confluite sulle GPF ammontano a 2,7 miliardi di euro (+93,4%), mentre i volumi netti di investimento sulle GPM sono pari a 1,5 miliardi di euro (+59,4%). La valorizzazione dei premi netti versati, nel corso dell’anno, sui prodotti assicurativi/previdenziali è pari a circa 12,0 miliardi di euro (-6,8% rispetto al 2016). Di questi, 5,4 miliardi sono investiti in unit linked, 4,6 miliardi in polizze multi-ramo e 1,2 miliardi in prodotti vita tradizionali, mentre per le index linked il bilancio è negativo per 182 milioni di euro. Nel 2017 le risorse nette confluite al sistema di OICR aperti, attraverso l’attività svolta dalle reti, risulta, quindi, pari a 31,7 miliardi di euro, rappresentando il 41,3% degli investimenti netti complessivi effettuati sulle gestioni collettive aperte (76,7 miliardi di euro).
Il saldo delle movimentazioni sugli strumenti finanziari in regime amministrato è negativo per 33 milioni di euro: i dati ripartiti evidenziano la prevalenza degli ordinativi di acquisto sui titoli azionari (3,1 miliardi) e sulla famiglia degli ETP (671 milioni di euro), mentre prevalgono i disinvestimenti sui titoli di Stato (-1,1 miliardi), sulle obbligazioni (-1,7 miliardi) e sui certificates (-1,9 miliardi). La raccolta annuale di liquidità è positiva per quasi 4,2 miliardi di euro. A fine anno i clienti primi intestatari dei contratti salgono a 4,049 milioni (+4,3% rispetto a fine 2016). Il numero di consulenti finanziari abilitati all’o.f.s. con mandato dalle società rientranti nell’indagine dell’Assoreti è pari a 22.437 unità (24.976 unità per l’intera compagine – dato stimato); di questi, 22.127 unità risultano effettivamente operative (con portafoglio > 0).
Andando a vedere le performance dei singoli gestori, il Gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking e Sanpaolo Invest SIM) si è collocato al primo posto nella classifica annuale, con una raccolta di circa 12,2 miliardi di euro ed un risparmio gestito superiore agli 11,5 miliardi.