Brusca frenata del risparmio gestito italiano a settembre: la raccolta netta ha registrato 6,25 miliardi di euro di deflussi rispetto ai meno 3,379 miliardi di agosto che avevano comunque rappresentato una leggera ripresa rispetto a luglio. È quanto emerge dalla mappa provvisoria divulgata da Assogestioni dello scorso mese, dalla quale si evince anche che il patrimonio complessivo è sceso a 2.228 miliardi euro, penalizzato da un effetto mercato negativo, quantificato dall’Ufficio Studi di Assogestioni in -1,7%.
Azionario in rosso, bene gli obbligazionari
In particolare, dal segmento dei fondi aperti a maggiore partecipazione retail sono fuoriusciti 2,08 miliardi di euro a settembre. I deflussi hanno interessato i fondi azionari (-563 milioni euro), i bilanciati (-1,5 miliardi di euro) e i flessibili (-2,56 miliardi di euro). Per contro, continuano gli afflussi sui prodotti obbligazionari, unica asset class su cui si conferma l’attenzione dei risparmiatori: la categoria ha infatti raccolto 1,76 miliardi di euro nel mese, dato che porta gli afflussi da inizio anno a +16 miliardi di euro. Per quanto riguarda le gestioni di portafoglio istituzionali, la lettura provvisoria evidenzia 4,14 miliardi di euro di deflussi, che andranno però confermati o meno nella mappa trimestrale definitiva. In leggero territorio negativo anche le gestioni retail, a -230 milioni di euro.
Risparmio gestito: Generali in testa tra i gruppi
Sul fronte delle società, al vertice della classifica, tra le prime 20 troviamo per raccolta netta il gruppo Generali con 767, 2 milioni di euro seguito da JP Morgan AM a 318,6 milioni e Arca a più 175,8 milioni. Al quarto posto il gruppo Mediolanum a 86,1 milioni. Tra le società che chiudono il nono mese dell’anno in negativo, c’è il gruppo Intesa Sanpaolo con meno 4,757 miliardi, Poste Italiane con meno 1,105 miliardi e Amundi con un rosso di 757,7 milioni di euro.