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“Risparmio e conti pubblici, sostenibilità è la via maestra”

Imagoeconomica

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, sono saliti uno dopo l’altro sullo stesso palco, parlando della situazione economica del Paese e confrontandosi a distanza sulle necessità del Paese. Lo hanno fatto in occasione della 95esima giornata mondiale del risparmio organizzata come ogni anno dall’Acri, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Un confronto atteso in un momento delicato per il Paese, in cui indicatori positivi e negativi sull’andamento della nostra economia si presentano in parallelo, rendendo difficile un’analisi puntuale della realtà. Da un lato lo spread che scende, i rapporti più sereni tra Italia e Ue, il lancio del Qe2 da parte della Bce, ultimo atto di Mario Draghi alla guida dell’Eurotower che dà una mano al Paese, la missione – riuscita – di evitare l’aumento dell’Iva nell’ambito della legge di Bilancio che sta per arrivare in Parlamento. Dall’altro la stagnazione del settore manifatturiero, il Pil fermo, i preoccupanti scenari internazionali che potrebbero avere pesanti effetti sul Paese.

Entrambi però sono d’accordo su una cosa: la tutela del risparmio passa per lo sviluppo di una maggiore sostenibilità.

IL DISCORSO DI GUALTIERI

Dato il contesto in cui parla, Gualtieri non può non partire dal risparmio, tema centrale per il Paese che, secondo il ministro, è sempre più legato alla sostenibilità: “Mettere al centro la connessione fra risparmio e sostenibilità: non c’è tutela del risparmio senza sostenibilità e la sostenibilità non può essere perseguita senza il risparmio. Gli italiani da sempre hanno una propensione al risparmio superiore agli altri Paesi europei”. Per questo motivo “è bene incoraggiare una maggiore integrazione finanziaria tra i paesi Ue, ma va preservata una sana diversità del sistema finanziario europeo”, salvaguardando “la funzione svolta dalle Casse di risparmio”.

In questo percorso virtuoso verso un’economia sostenibile si colloca anche la manovra del Governo PD-M5S che “ha scelto di evitare la strada di una restrizione che avrebbe avuto conseguenze negative in questa congiuntura e ha scelto la sostenibilità delle finanze pubbliche con un percorso discendente del debito”, ha detto il ministro, aggiungendo che  “Un decennio dopo la crisi non sono stati recuperati” i livelli pre-crisi. Nella manovra “abbiamo adottato misure per alleviare la sofferenza sociale”.

“Tenere in ordine i bilanci pubblici – ha continuato – significa adottare scelte politiche in modo responsabile, ovvero con la consapevolezza dell’equilibrio tra entrate e uscite. E dunque una politica di bilancio responsabile deve tenere conto dell’andamento ciclico dell’economia”. “L’unica via per uscire da bassi tassi naturali è utilizzare maggiormente la leva della politica fiscale, innanzitutto a livello europeo, in maniera ordinata e coerente”.

Il numero uno di via XX Settembre ha parlato anche di Mario Draghi che oggi, 31 ottobre, ha detto ufficialmente addio alla Bce: “A lui va la gratitudine per quanto ha fatto per salvaguardare l’integrità della moneta unica e contribuire in modo decisivo alla salvaguardia del risparmio degli italiani e degli europei”. Tra i meriti che il ministro riconosce a Draghi c’è quello di aver utilizzato “maggiormente leva politica fiscale a livello europeo e soprattutto in maniera coordinata e coerente”.

Gualtieri ha infine fatto riferimento alle banche sottolineando che “il percorso di pulizia dei bilanci non è ancora terminato ma il traguardo è raggiungibile e il tema dei crediti deteriorati non rappresenta più un rischio“. Una realtà che ha reso “Il sistema bancario italiano è più solido rispetto al passato”.

IL DISCORSO DI VISCO

Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco dà un quadro del contesto economico globale e delle ripercussioni positive e negative che esso sta avendo sul nostro Paese, senza dimenticare la legge di Bilancio che sta per approdare in Parlamento e il nuovo Quantitative Easing della Bce.

Visco ha fatto notare che “il calo dello spread in area 130 punti base e le condizioni finanziarie accomodanti attenuano gli effetti restrittivi provenienti dal contesto globale”. Il riferimento è soprattutto ai dazi imposti dagli Stati Uniti all’Europa che riguardano una quota limitata delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti, ma i loro effetti potrebbero essere non trascurabili”. 

Parlando dell’economia italiana, il governatore di Bankitalia ha spiegato che “In Italia, dopo una crescita appena positiva nel secondo trimestre, l’attività economica dovrebbe essere rimasta pressoché invariata in estate. Il settore manifatturiero ha fortemente risentito, oltre che degli effetti negativi provenienti dal contesto globale, degli stretti legami produttivi e commerciali con la Germania; la sua debolezza dovrebbe essere stata compensata da una lieve espansione nel terziario e nelle costruzioni”, sottolinea.

Visco ha poi affermato che la certezza sulle condizioni e le prospettive delle finanze pubbliche è una condizione essenziale per proteggere il risparmio. Non solo. Se i Paesi dell’Eurozona intendono sfruttare al meglio i nuovi stimoli stabiliti dalla Bce, anche le altre politiche devono muoversi nella stessa direzione: con misure di bilancio espansive, dove possibile in base ai conti pubblici, e riforme strutturali “Vi sarebbe una minore necessità di mantenere in vigore le nostre misure di politica monetaria per un periodo prolungato, mitigando anche il rischio di effetti collaterali negativi, se nei Paesi dove le condizioni di finanza pubblica lo permettono, la politica di bilancio contribuisse in modo incisivo a rafforzare la domanda aggregata – ha detto Visco – e se in Europa venisse posto l’accento su riforme nella struttura e nel funzionamento dell’economia”. Il governatore però avverte: ‘Vi è evidenza che i tagli dei tassi di riferimento abbiano finora esercitato un impulso espansivo di rilievo ma in prospettiva i rischi di effetti collaterali indesiderati possono crescere quanto più a lungo i tassi ufficiali restano negativi e soprattutto quanto più basso è il loro livello”.

In riferimento alla legge di Bilancio il Governatore ha ribadito la necessità di mantenere il difficile equilibrio tra il risanamento dei conti pubblici e il sostegno alla crescita, selezionando le misure che possano avere un effetto concreto, senza dimenticare il bisogno di ridurre il debito pubblico. Secondo lui “Per contrastare efficacemente il rallentamento ciclico gli interventi vanno selezionati in base al loro impatto sulla domanda aggregata. Va assicurato altresì il conseguimento effettivo dei saldi previsti, necessario per non indebolire la fiducia del settore privato”.

“Una strategia – ha spiegato Visco alla 95esima Giornata mondiale del risparmio – di riduzione decisa e duratura dell’incidenza del debito pubblico sul prodotto richiede di agire anche sul potenziale di crescita con iniziative concrete per migliorare il contesto nel quale si svolge l’attività economica. Dare certezze sulle condizioni e sulle prospettive delle finanze pubbliche resta essenziale per proteggere il risparmio, che si crea e si alimenta solo se l’economia cresce a tassi sufficientemente elevati, lungo una traiettoria equilibrata e sostenibile”.

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Categories: Finanza e Mercati