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Risiko: Bank of America al 10,6% di Commerzbank e Unicredit vicina all’8% di Generali

Pixabay

Mentre si attende la formazione del nuovo Governo tedesco per capire quale sarà il destino dell’operazione Unicredit-Commerzbank, dalla Germania arriva un’altra novità importante: la banca di Francoforte ha reso noto che, al 4 marzo, Bank of America deteneva una quota del 10,16% dell’istituto tra diritti di voto e derivati. Parlando in parole povere, nonostante a Berlino si continui a discutere del fatto che le banche tedesche non possano finire in mano straniera, ad oggi il 40% del secondo istituto del Paese è di proprietà di enti esteri.

Commerzbank, infatti, è da mesi oggetto di una scalata da parte di Unicredit, che a fine 2024 ha accumulato tra azioni e derivati una quota di quasi il 30% della banca guidata da Bettina Orlopp e ora attende da un lato il via libera della Bce all’operazione, atteso nei prossimi giorni, dall’altro l’insediamento del nuovo esecutivo, allo scopo di “chiarire quello che è successo e i benefici dell’operazione, per poi ottenere il loro supporto”, ha detto l’amministratore delegato Andrea Orcel.

Unicredit vicina all’8% di Generali

In attesa di ulteriori sviluppi in Germania, Unicredit non se ne sta con le mani in mano. La settimana scorsa la banca ha perfezionato l’acquisto di Aion Bank e Vodeno, due fintech attive rispettivamente in Belgio e Polonia, e ha depositato i documenti informativi per l’assemblea in programma il 27 marzo, chiamata a decidere sull’aumento di capitale al servizio dell’ops su Banco Bpm, che prevede l’emissione di 278 milioni di nuove azioni del valore di 14,8 miliardi ai valori correnti. 

Ma novità importanti potrebbero presto arrivare anche da un altro dossier infuocato: secondo La Stampa, infatti, Unicredit sarebbe vicina all’8% di Generali (ufficialmente è al 5,2%), una quota che potrebbe diventare decisiva in vista dell’assise del Leone, prevista per fine aprile. Al momento la banca guidata da Andrea Orcel non avrebbe preso alcuna decisione sul da farsi, ma secondo le indiscrezioni potrebbe decidere di appoggiare la lista Assogestioni che diventerebbe determinante nel caso in cui quella di Mediobanca non dovesse ottenere la maggioranza dei voti.

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