Il risiko bancario non manca di regalarci sorprese a getto continuo. Ieri è toccato alla Bper scendere in campo, sotto la regia di Unipol, e lanciare un’ offerta pubblica di scambio volontaria sulla Banca Popolare di Sondrio, che ha appena presentato risultato di bilancio eccellenti. L’offerta della banca modenese punta ad acquisire una partecipazione nella banca valtellinese superiore al 50% ma si accontenterebbe anche di una quota sopra il 35% del capitale sociale. L’Ops emiliana vale 4,3 miliardi di euro e prevede un premio del 6,6% in quanto le azioni della banca lombarda sono valutate a un prezzo implicito di 9,53 euro rispetto agli attuali 9,27 euro. Closing dell’operazione? Entro il 2025.
Bper, Ops su Popolare di Sondrio: i dettagli
Bper immagina sinergie tra i due istituti per 290 milioni di euro e costi di integrazione per 400 milioni. Va ricordato che sia Bper che la Popolare di Sondrio hanno come socio di maggioranza relativa Unipol, che è il vero regista dell’operazione tra le due banche.
“La business combination – spiega una nota ufficiale di Bper – consoliderà la posizione del nuovo gruppo quale uno dei principali operatori bancari in Italia, con una forte presenza nelle regioni a maggior sviluppo economico d’Italia per la creazione di un gruppo più forte e più resiliente a servizio di famiglie, clienti privati, pmi, clienti corporate, con una crescita significativa della nuova realtà bancaria per effetto di sinergie di ricavo e di costo, facilitate da una complementarietà di business, di franchise e delle reti distributive”. Inoltre, secondo Bper, “il nuovo gruppo potrà avvalersi di una significativa creazione di valore per gli azionisti con un’elevata redditività (rote atteso prossimo al 15%) e una forte solidità patrimoniale (cet1 ratio atteso superiore al 15%), con un pay-out ratio medio del 75%, in significativo miglioramento per gli azionisti della Banca Popolate di Sondrio.
Quale sia lo stato di salute della banca valtellinese è certificato dai risultati preliminari del 2024 approvati ieri dal cda che registrano una delle migliori performance nella storia dell’istituto con un utile di 574,9 milioni ( (+24%), un Roe al 16,1%, un dividendo unitario di 0,80 euro con un pay-out in uleriore rialzo al 63%.
Bper, cosa ha detto l’Ad Papa: “Offerta non ostile”
Bper ha deciso di lanciare un’offerta sulla Banca Popolare di Sondrio, interrompendo il cammino stand alone che aveva indicato al mercato con il suo piano industriale, perché il risiko bancario sta cambiando lo scenario competitivo in Italia, creando “banche più forti” e quindi “ci siamo dovuti muovere” allo scopo di “proteggere la nostra posizione”. Lo ha detto il ceo di Bper, Gianni Franco Papa, spiegando le ragioni che hanno spinto Bper a lanciare un’offerta sulla Banca Popolare di Sondrio. “La vera spinta ad agire è che abbiamo visto tutte queste transizioni arrivare che creeranno banche più forti e quindi ci siamo dovuti muovere”.
E dunque, “abbiamo deciso di lanciare un’offerta perché non c’è stata la possibilità di raggiungere un accordo concordato con l’altra banca. Sarebbe stato più semplice ma non abbiamo visto questa possibilità” con la Popolare di Sondrio, ha detto ancora Papa in conference call con gli analisti. “Ovviamente se si va in questo modo”, con un’offerta non concordata, è perché “non ci sono altri modi”. Interpellato in merito ai contatti con il board della Sondrio, Papa ha detto che “abbiamo informato l’amministratore delegato (Mario Pedranzini, ndr) che ci stavamo muovendo in questo direzione, non è un’operazione concordata – ha ribadito – ma non la consideriamo ostile“.
Bper, Papa: “Pronti ad aumento cedola”
“In caso raggiungessimo risultati migliori delle attese, potremmo aumentare il dividendo“, ha proseguito Papa. “Siamo aperti ad aumentare il pay-out del 75% in presenza di risultati migliori”, ha spiegato Papa, sottolineando la volontà di remunerare i propri azionisti e ricordando che quest’anno la cedola è raddoppiata. Interpellato sul buyback, Papa lo esclude: “pensiamo che il dividendo sia il modo migliore per remunerare i soci e non prevediamo share buyback”. L’Ad ha inoltre precisato che la stima sull’utile al 2027 “è conservativa”.
Bper, ecco cosa dice la Borsa
Bper in forte ribasso, durante la mattinata, a Piazza Affari e Pop Sondrio in sostenuto rialzo: ne deriva che i corsi di Borsa si sono già disallineati dal concambio proposto dall’istituto emiliano per l’aggregazione con quello valtellinese. Nel dettaglio, attorno alle ore 10, le azioni di Pop Sondrio salgono del 6,8% a 9,89 euro, quelle di Bper scivolano del 5% a 6,55 euro. Il concambio tra i valori di Borsa si attesta a 1,5, contro 1,45 messo sul tavolo.
Pop Sondrio capitalizza 4,493 miliardi di euro, mentre ieri è stata annunciata un’offerta da 4,3 miliardi di euro. Ai prezzi di chiusura di ieri il concambio annunciato per l’aggregazione presupponeva un premio di circa il 6,6% a 9,527 euro e del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi. D’altra parte, con i movimenti di oggi l’Ops non risulta più a premio.