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Risale l’euro, scendono le Borse europee

Rallentano le Borse europee sotto la pressione dei prezzi petroliferi. I dati sul miglioramento delle condizioni di credito nell’eurozona rendono intanto meno urgente l’allargamento del Quantitative Easing.

Risale l’euro sul dollaro, a 1,136. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni e il tasso del decennale non si discostano molto dai minimi da metà aprile circa e inizio maggio. Lo spread vale 106 punti base dai 104 del finale di seduta e il tasso del decennale 1,63% da 1,60% dell’ultima chiusura.

La sensazione che la Bce possa rinviare il processo di allargamento del Qe (dopo le parole del presidente della Banque de France Christian Noyer) ha favorito il cambio di passo a metà seduta: a Milano l’indice Ftse Mib perde lo 0,9%, Parigi è sotto dello 0,86%, Francoforte -0,58%, Londra -0,44%. Va peggio Madrid (-1,21%).

La frenata non contagia Unicredit, +1,9% sull’onda della prossima cessione della Commercial bank of Austria (800 milioni circa). 

In ribasso le altre banche: Intesa -0,8%, Monte Paschi -2,3%, Banco Popolare -2%.

In caduta verticale Saras (-12%) dopo la vendita del 9% da parte del secondo azionista, il gruppo russo Rosneft, che scende al 12%.

In calo anche le società oil: Tenaris -2,2%, Saipem -2,3%, Eni -1,1%.

Ritraccia anche Telecom (-2,5%).

Prese di beneficio per Fiat Chrysler (-2,7%) a poche ore dall’annuncio del prezzo dell’Ipo di Ferrari. Pesa la multa (200milioni) che la Ue dovrebbe infliggere alla società per gli accordi fiscali con il Lussemburgo.

Frenata pesante per i titoli del lusso: Luxottica -2,9% a pochi giorni dal cda sui conti di lunedì prossimo, Tod’s -2%, Ferragamo -1,7%. 

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