Oleg Antonov, Emanuele Birarelli, Simone Buti, Massimo Colaci, Simone Giannelli, Osmany Juantorena, Filippo Lanza, Matteo Piano, Salvatore Rossini, Pasquale Sottile, Luca Vettori, Ivan Zaytsev – Pallavolo – Argento.
Continua la maledizione dell’oro olimpico per l’Italvolley, che perde la sua terza finale ai Giochi in vent’anni: dopo Atlanta ’96 e Atene 2004, gli azzurri cedono anche stavolta a un passo dalla gloria, perdendo 3-0 contro i padroni di casa del Brasile. Rimane comunque l’immagine di un bellissimo torneo, condotto e concluso oltre ogni più rosea aspettativa.
Frank Chamizo – Lotta libera – Bronzo.
L’atleta di origine cubana lotta con una distorsione al gomito sinistro, batte l’americano Frank Aniello Molinaro 5-3 e conquista la medaglia di bronzo dopo la delusione in semifinale. “Volevo l’oro per l’Italia che mi ha dato un’altra vita”, ha detto quasi sentendosi in colpa, ma il suo è un bellissimo podio che arriva proprio nell’ultima giornata: l’ottavo bronzo, la 27esima medaglia italiana.
Stefano Tempesti, Francesco Di Fulvio, Niccolò Gitto, Pietro Figlioli, Alessandro Velotto, Michaël Bodegas, Andrea Fondelli, Valentino Gallo, Christian Presciutti, Nicholas Presciutti, Matteo Aicardi, Alessandro Nora, Marco Del Lungo – Pallanuoto – Bronzo.
Il Settebello torna sul podio olimpico quattro anni dopo Londra, quando raggiunse la finale e fu argento. Stavolta uno splendido bronzo, dopo aver domato per 12-10 il Montenegro. Gli azzurri della pallanuoto hanno vinto nella storia 3 ori olimpici e 3 ori mondiali. In questo caso è la medaglia numero 26 per l’Italia, la settimana di bronzo.
Laura Teani, Elisa Queirolo, Roberta Bianconi, Giulia Emmolo, Rosaria Aiello, Federica Radicchi, Arianna Garibotti, Giulia Gorlero, Teresa Frassinetti, Aleksandra Cotti, Francesca Pomeri, Chiara Tabani e Tania Di Mario – Pallanuoto – Argento.
Il Setterosa non poteva fare nulla di fronte alla superpotenza Usa, e perde nettamente la finale per 11-4. Ma è comunque uno splendido argento, dodici anni dopo l’oro di Atene, per le ragazze di coach Conti, che hanno riportato l’Italia in una finale olimpica contro ogni pronostico. Medaglia numero 25 per gli azzurri a Rio, l’undicesima d’argento.
Daniele Lupo e Paolo Nicolai – Beach Volley – Argento.
La prima, storica medaglia del beach volley azzurro è d’argento. La splendida avventura olimpica di Daniele Lupo e Paolo Nicolai finisce con una sconfitta di fronte ai favoriti del torneo, i brasiliani Alison e Bruno Schmidt, che hanno chiuso la pratica in due set, anche se combattuti, a zero.
Elia Viviani – Ciclismo su pista – Oro.
il veronese riporta il ciclismo su pista italiano nel gotha olimpico, mettendosi al collo il metallo più pregiato quattro anni dopo la beffa più atroce della sua carriera, quando a Londra finì da primo a sesto nell’ultima prova dell’omnium di Londra, dal sogno di un podio a portata di mano all’incubo di una medaglia olimpica sfumatagli davanti al naso. Stavolta invece ce la fa ed è la medaglia numero 23, l’ottava d’oro.
Rachele Bruni – Nuoto – Argento.
Rachele, 25 anni, fa meglio dello storico bronzo del 2012 di Martina Grimaldi nella stessa specialità, la 10 km in acque aperte, e regala all’Italia la medaglia n°22. La dedica è andata alla compagna Diletta.
Paolo Pizzo, Marco Fichera, Enrico Garozzo e Andrea Santarelli – Scherma – Argento.
Niente da fare per i ragazzi della spada nella gara a squadre, che cedono in finale alla favorita Francia. Rimane però una splendida medaglia, assicurata già nel pomeriggio grazie a una insperata vittoria in semifinale contro l’Ucraina. Il bilancio della scherma si chiude con 4 medaglie.
Tania Cagnotto – Tuffi – Bronzo.
Alla fine Tania Cagnotto ce l’ha fatta: dopo una carriera straordinaria e ricca di soddisfazioni, centra finalmente la medaglia olimpica individuale, al terzo tentativo dopo quelli falliti di Pechino 2008 e Londra 2012, quando finì quarta per 20 centesimi di punto. Stavolta l’atleta bolzanina, figlia d’arte di papà Giorgio che alle Olimpiadi vinse due argenti e tre bronzi nell’epoca dei trionfi di Klaus Dibiasi, ce l’ha fatta: e così pochi giorni dopo lo splendido argento in coppia con Francesca Dallapè nel sincro, ha conquistato l’agognato bronzo individuale, dietro alle inarrivabili cinesi.
Niccolò Campriani – Tiro a segno – Oro.
Il tiratore fiorentina fa doppietta, anzi tripletta considerando anche l’oro di Londra 2012 vinto nella stessa gara, quella della carabina tre posizioni, che gli ha dato per la seconda volta il gradino più alto del podio a Rio 2016. Per lui è la quarta medaglia alle Olimpiadi: è nella leggenda.
Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti – Nuoto, 1.500 sl – Oro e bronzo.
Doppietta azzurra nei 1500 stile libero di nuoto: Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti conquistano le medaglie numero 17 e 18 della spedizione italiana a Rio, e si tratta di uno splendido oro e di un bronzo in rimonta. E’ solo la quinta volta che un italiano vince l’oro nel nuoto ai Giochi, dopo Fioravanti (due) e Rosolino a Sidney 2000 e la Pellegrini a Pechino 2008. La doppietta oro-bronzo era riuscita solo una volta, sempre a Sidney con Fioravanti e Rummolo nei 200 rana.
Gabriele Rossetti – Tiro a volo – Oro.
Gabriele Rossetti, 21 anni compiuti a marzo, regala all’Italia l’oro dello skeet, la 16a medaglia di questa spedizione, la 5a del metallo più prezioso. Meglio di quanto fece papà Bruno a Barcellona ’92, che fu di bronzo. Rossetti, giovanissimo, è stato perfetto in finale, dove non ha sbagliato nessun colpo!
Diana Bacosi e Chiara Cainero – Tiro a volo – Oro e argento.
Prima doppietta azzurra in queste Olimpiadi: in passato era toccato più volte alla scherma, questa volta al tiro a volo, specialità skeet femminile. L’allieva ha superato la maestra: l’oro infatti è andato all’esordiente Diana Bacosi, che ha sconfitto nella finale per la medaglia d’oro l’altra azzurra, la veterana Chiara Cainero, già medaglia d’oro a Pechino 2008 in questa gara.
Giuseppe Vicino, Matteo Castaldo, Matteo Lodo e Domenico Montrone – Canottaggio – Bronzo.
Dopo il 2 senza a salire di nuovo sul podio è il 4 senza, per un’altra medaglia di bronzo che è la tredicesima in totale per l’Italia. Il quartetto azzurro era attesissimo ma nulla ha potuto fare contro lo strapotere di Gran Bretagna e Australia: l’imbarcazione britannica ha chiuso addirittura sotto i 6 minuti, mentre i nostri ragazzi hanno piazzato il tempo di 6.03.85, al termine di una rimonta pazzesca sul Sudafrica negli ultimi 500 metri del percorso.
Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo – Canottaggio – Bronzo.
I due giovani azzurri hanno stupito, in una gara, quella del 2 senza, in cui l’oro era praticamente già assegnato alla favoritissima Nuova Zelanda: per loro è arrivata una bellissima medaglia di bronzo dietro agli imbattibili neozelandesi Eric Murray e Hamish Bond e ai sudafricani Lawrence Brittain e Shaun Keeling.
Elisa Di Francisca – Fioretto – Argento.
Si ferma ad un passo dal bis la corsa della campionessa olimpica di Londra che, dopo aver evitato il derby fratricida con la Errigo, ha sconfitto in semifinale la tunisina Boubakri, prima di arrendersi alla russa Inna Deriglazova con il punteggio di 12 a 11, dopo un’esaltante tentativo di rimonta.
Marco Innocenti – Tiro a volo – Argento.
Dopo il secondo posto conquistato da Giovanni Pellielo nel trap, è la volta di Marco Innocenti nel double trap: il 37enne di Prato è alla prima partecipazione ai Giochi ed è andato subito a segno, cedendo solo nella finale per l’oro all’esperto tiratore del Kuwait Fehaid Aldeehani. E’ la decima medaglia per la spedizione azzurra, la quinta d’argento.
Giovanni Pelliello – Tiro a volo – Argento.
E’ la quarta medaglia olimpica per il veterano delle spedizioni azzurre, giunto alla sua settima partecipazione ai Giochi. La quarta complessiva e la terza d’argento per il quarantaseienne di Vercelli, a cui continua a sfuggire l’oro in finale. Questa volta la svonfitta è arrivata solo agli spareggi, contro il croato Josip Glasnovic.
Niccolò Campriani – Tiro a segno – Oro.
Già campione olimpico a Londra 2012 (dove aveva vinto anche una medaglia d’argento), ha bissato a Rio 2016: è di nuovo medaglia d’oro nel tiro a segno con la carabina, nella specialità – quella ad aria dai 10 metri – dove nella precedente edizione dei Giochi era finito al secondo posto.
Daniele Garozzo – Fioretto maschile – Oro.
L’ennesimo trionfo della scuola italiana di scherma, indubbiamente la migliore del mondo, risultati alla mano. Il 24enne di Acireale si è preso il mondo alla sua prima Olimpiade, ribaltando i pronostici e battendo in finale l’americano Alexander Massalas.
Fabio Basile – Judo 66 Kg – Oro.
Un’altra scuola italiana di successo, e un’altra storia da oro. Il Judo azzurro, che va a podio ininterrottamente da Montreal 1976, e Fabio Basile, che alla sua prima Olimpiade, a soli 21 anni, ha sconfitto in poco più di un minuto il coreano Baul An, vincendo la medaglia d’oro numero 200 della storia italiana alle Olimpiadi, il primo dell’edizione di Rio. Un traguardo che, finora, solo altre sei nazioni avevano superato.
Odette Giuffrida – Judo 52 kg – Argento.
Il Judo italiano è anche donna. Nello specifico è Odette Giuffrida, 21 anni da Roma, anche lei alla prima Olimpiade. Che lascia con un argento al collo e con quella gioia dal retrogusto amaro che ti può lasciare una sconfitta ai punti, in finale, ad un passo dal trionfo. A battere la giovane atleta di Montesacro è stata Majlinda Kelmendi, che ha conquistato il primo oro per il Kosovo, alla prima storica partecipazione della nazione ad un’Olimpiade.
Tania Cagnotto e Francesca Dallapé – Tuffi 3 metri – Argento
Forse l’attesa l’ha resa più dolce. Dopo tante delusioni olimpiche, e dopo 39 medaglie tra Europei e Mondiali, una delle atlete italiane più attese, Tania Cagnotto, conquista la sua prima medaglia olimpica, e fa niente se è “solo”, si fa per dire, d’argento, anche perchè davanti c’era l’inarrivabile coppia cinese composta da Shi Tingmao e Wu Minxia. Per l’Italia dei tuffi al femminile si tratta della prima medaglia olimpica di sempre. Considerando anche gli uomini, le medaglie mancavano dal 1980. Ultimo a vincerla: Giorgio Cagnotto, padre di Tania. Con lei c’era la compagna di sempre Francesca Dallapè. Anche per lei un argento dolcissimo, a quattro anni dalla medaglia di legno conquistata a Londra.
Elisa Longo Borghini – Ciclismo su strada – Bronzo.
Sul gradino più basso del podio è salita la 24enne Elisa Longo Borhini, al termine di una gara durissimo. Per la ciclista, uno splendido terzo posto alle spalle di Van der Breggen (oro) e della svedese Johansson (argento). Al traguardo, l’atleta italiana è scoppiata in un pianto di gioia.
Gabriele Detti – 400 Sl – Bronzo.
Un bronzo che vale tantissimo, quello del 21enne livornese, in una gara nella quale era oggettivamente difficile chiedere di più. Il massimo risultato possibile, dunque, e anche una bella rivincita per un ragazzo reduce da un brutto 2015, in cui aveva dovuto saltare i Mondiali di Kazan a causa di un’infezione alle vie urinarie.
Rossella Fiammingo – Spada femminile – Argento.
La bellissima schermitrice catanese è stata la prima azzurra ad andare a medaglia. Dopo una rimonta incredibile in semifinale, la catanese classe 1991, campionessa del Mondo nel 2014 e nel 2015, ha ceduto in finale contro l’ungherese Emese Szasz. Con qualche rimpianto, nonostante il grande risultato: la Fiammingo era in vantaggio per 11 stoccate a 7.
Ecco invece, andando a ritroso nel tempo, tutti gli approfondimenti dedicati da FIRSTonline alle Olimpiadi di Rio 2016:
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