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Rinnovo contratto statali, c’è il via libera: aumento medio da 105 euro più una buona dose di arretrati

Il versamento una tantum andrà da un minimo di quasi 1.400 a un massimo di oltre 2.600 euro – Per i ministeriali in arrivo anche l’adeguamento delle indennità di amministrazione

Rinnovo contratto statali, c’è il via libera: aumento medio da 105 euro più una buona dose di arretrati

È arrivato il via libera finale al rinnovo del contratto per gli statali che lavorano nei ministeri, nelle agenzie fiscali e negli enti pubblici non economici come Inps e Inail. In tutto, la nuova intesa riguarda circa 225mila persone. La pre-intesa era stata firmata da Aran e dai sindacati lo scorso dicembre.

Rinnovo contratto statali: l’aumento in arrivo

Per recuperare potere di acquisto contro l’inflazione, il nuovo contratto statali prevede un aumento di stipendio medio mensile pari a 105 euro lordi: l’oscillazione è infatti fra un minimo di 63 e un massimo di 117 euro, a seconda della posizione economica.

Rinnovo contratto statali: gli arretrati una tantum

Il contratto è relativo al triennio già concluso 2019-2021, per cui prevede una sostanziosa parte di arretrati. Gli statali coinvolti riceveranno un versamento una tantum che andrà da un minimo di quasi 1.400 a un massimo di oltre 2.600 euro, sempre a seconda della posizione economica del lavoratore.

Il pagamento arriverà in quota parte anche agli ex statali che hanno lasciato la pubblica amministrazione nel corso del triennio 19-21.

Per i ministeriali anche l’adeguamento delle indennità di amministrazione

Per i ministeriali c’è un’altra buona notizia. Nel loro caso il rinnovo del contratto si incrocia con il decreto di Palazzo Chigi che nelle scorse settimane ha adeguato le indennità di amministrazione. Il provvedimento era stato finanziato addirittura con la legge di Bilancio del 2020.

Per quanto riguarda gli aumenti, le cifre variano a seconda del ministero e degli inquadramenti, per arrivare a un massimo di 188,4 euro lordi al mese (2.449 euro l’anno).

L’effetto combinato delle due novità

Anche in questo caso, poi, arriverà una mole considerevole di arretrati. Secondo calcoli del Sole 24 Ore, per un funzionario medio (area terza, posizione F4) di uno dei ministeri in cui l’indennità cresce di più (Salute, Esteri, Istruzione, Università, Lavoro, Politiche agricole), l’effetto combinato del rinnovo contrattuale e dell’adeguamento delle indennità di amministrazione può portare a regime a un aumento mensile medio pari a 300 euro lordi, cui si aggiungono circa 6mila euro di arretrati.  

Leggi il testo del contratto.

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