Eni aumenta la presenza nel fotovoltaico. La sua società benefit Plenitude controllata al 100% ha inaugurato un nuovo impianto fotovoltaico a Ravenna Ponticelle. È un nuovo parco con le celle per l’energia che interviene su 26 ettari di un’area industriale dismessa. Già di proprietà di Eni l’area è interessata da un vasto piano di bonifica. Si sa che Ravenna è attrattiva per i piani della società petrolifera con progetti di nuova produzione di energia. Si sa anche che la stessa area industriale ravennate, dopo il risanamento ambientale, ospiterà una piattaforma di bio recupero dei terreni e una piattaforma polifunzionale di pretrattamento dei rifiuti. In questo caso è stata siglata una partnership con Herambiente.
Benefici per 3 mila famiglie
Il nuovo impianto fotovoltaico ha una capacità di 6 MW con più di 10 mila pannelli di ultima generazione in silicio monocristallino e occupa 11 ettari dei 26 disponibili. Dal punto di vista tecnologico i pannelli sono di tipo bifacciale, nel senso che utilizzano anche il retro per produrre energia e sono montati su strutture speciali. In pratica durante tutto il giorno l’impianto è rivolto verso il sole per sfruttarne l’irradiazione.
“Con l’impianto di Ponticelle – dice Alessandro Della Zoppa, manager di Plenitude – la società continua a crescere nella generazione di energia rinnovabile in Italia, in sintonia con l’impegno di Eni per valorizzare le potenzialità dei propri siti industriali e cogliere tutte le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica”. Gli investimenti sono progressivi secondo una strategia di diversificazione che integra il business del cane a sei zampe ancora forte in oil & gas.
Ravenna sito strategico
I benefici del nuovo fotovoltaico? Per oltre 3mila famiglie che saranno collegate alla produzione nelle prossime settimane. L’impianto deve essere connesso alla rete elettrica, tuttavia, è stato predisposto un sistema di un accumulo. Le batterie che in questi sistemi sono come un muscolo sanguigno sono di “nuova generazione (batteria a flusso) su cui l’unità di ricerca e sviluppo di Eni sperimenterà soluzioni innovative” informa Plenitude. Sono, comunque, prodotti di recente fabbricazione destinati allo stoccaggio di grandi quantità di energia verde.
Nel 2022, Plenitude ha generato un valore economico di oltre 12 milioni di euro con attività in tutto il mondo. La nuova struttura di Ravenna si inserisce nel disegno industriale di Eni sia perla produzione di idrogeno verde che per il mega progetto dell’hub di stoccaggio della CO2, riconosciuto come strategico anche dall’Ue. La realizzazione di un sistema locale di fonti rinnovabili, prodotte e anche distribuite alle famiglie, potrebbe costituire un buon esempio di economia circolare territoriale. In fondo l’Italia ci sta provando e può rivelarsi una possibilità più concreta di tanti altri progetti un pò eccessivi di cui, purtroppo, si vanta la politica.