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Rimbalzo frenato per le Borse europee

In chiusura di settimana le piazze del Vecchio Continente tentano il recupero, ma prevale la volatilità nonostante la chiusura positiva dell’Asia – Milano in altalena – Fineco superstar, in ripresa anche Mps e Unicredit, sale Luxottica – Dollaro si rafforza su Yen – Bene il deficit/Pil Italia – Petrolio, lieve risalita

Rimbalzo frenato per le Borse europee

Le Borse europee provano il rimbalzo dopo la chiusura la chiusura positiva del mercato cinese (indice Csi +2%), confortato dalla tenuta del cambio dello yuan e dagli acquisti dello “Shanghai team”, ovvero le finanziarie di Stato che sostengono i corsi con i loro acquisti.

Ma la ripresa, dopo i disastri di inizio anno, ha per ora il fiato corto. A Milano l’indice Ftse Mib è stato positivo fino a fine mattinata per poi girare in negativo: -0,12%. lo stesso fanno Parigi -0,34% e Madrid -0,23%. Tengono Londra +0,3% e Francoforte +0,2%. Madrid +0,22%.

 Avvio in modesto rialzo per il mercato obbligazionario. Il tasso del decennale italiano scende a 1,54% da 1,586%, lo spread con il Bund scende a 101 punti base.

Sul fronte macro nuovo dato positivo per l’Italia: l’indebitamento netto in rapporto al Pil delle amministrazioni pubbliche nel terzo trimestre 2015 è stato pari al 2,4% dal 2,9% del corrispondente periodo 2014.

La Germania comincia intanto a subire gli effetti negativi della crisi delle economie emergenti. La produzione industriale a novembre è scesa dello 0,3% rispetto al mese precedente, un dato nettamente inferiore alle stime degli analisti che puntavano a un incremento dello 0,5%. 

I future sulla borsa di Wall Street segnalano un’apertura in rialzo dell’1% dopo il tonfo di ieri (-2,4% l’indice S&P 500). Alle 14 e 30 sarà pubblicato il dato sui nuovi occupati nell’industria e nei servizi.

Petrolio in moderata ripresa nelle prime battute di stamattina. Il Brent sale dell’1,6% a 34,20 dollari il barile, ieri aveva segnato il prezzo più basso dal 2004 a 32,16 dollari. 

Dollaro in recupero sullo yen, che si allontana dal picco degli ultimi quattro mesi. L’euro ritraccia a 1,0871 (-0,6%)-

Ancora deboli i petroliferi. Eni-0,7%, Tenaris -1,6%, Saipem -0,6%.

A Piazza Affari si mette in luce FinecoBank +2,7% dopo i risultati della raccolta: 5.490 milioni nel 2015 di cui 1.107 milioni nel solo mese di dicembre. Sono stati acquisiti 112 mila nuovi clienti.

In ripresa anche Monte Paschi +1,13% e Unicredit +1,45%.

Sale Luxottica +1,1%, dopo la notizia che Leonardo Del Vecchio ha comprato azioni sfruttando la discesa. 

Il titolo peggiore del paniere Ftse Mib è Stm -2%, colpito dai deludenti risultati di Samsung. Il colosso coreano ha riportato dati preliminari del quarto trimestre 2015 inferiori alle attese del consensus. 

Ancora giù FiatChrysler -0,65%. Prosegue l’aggiustamento dei target dopo lo spin off di Ferrari -0,85%. Stamattina gli analisti di Société Generale hanno tagliato il giudizio a Sell da Hold con un target price di 7,80 euro. Jp Morgan ha portato il prezzo obiettivo a 9 euro dai 17 euro precedenti.

Stamattina Exane ha ridotto a underperform il rating su Terna -0,21% per il minor ritorno rispetto a Snam +0,86%. 

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