BRILLANO LE UTILITIES, POCO MOSSA TELECOM. SOTTO TIRO BANCO POPOLARE E LUXOTTICA
A Milano l’indice FtseMib ha terminato con un progresso dello 0,18%, la Borsa di Parigi guadagna lo 0,5%, Francoforte +0,9%. A sostenere il timido rialzo il buon andamento dell’attività industriale nella zona euro: l’indice Pmi del settore manifatturiero è salito a ottobre a 52,3 da 52,0. Risale sopra i 100 punti base lo spread tra Btp e Bund. Il decennale rende l’1,55%.
Dopo un ottobre record Wall Street accelera ancora con l’S&P 500 che guadagna lo 0,6% in rialzo anche Nasdaq +0,7% e Dow Jones +0,6%. Buone indicazioni dal Pmi manifatturiero Usa relativo al mese di ottobre in rialzo a 54,1 punti dai 54 del mese precedente e sopra i 54 stimati. Sopra i 50 punti l’indice segna che il settore è in fase di espansione.
Vola Hewlett–Packard dopo lo spilt in due società diverse entrambe quotate: una di gestione di dati e server (Hewlett-Packard Enterprise +2,2%) e l’altra che vende stampanti e pc Hewlett-Packard Company +11,4%. Scende invece Visa del 3%: la società americana starebbe trattando l’acquisto del circuito europeo di Visa Europe per 21,2 miliardi di euro.
Recupera dai minimi di seduta il petrolio: Brent a 49,3 dollari al barile, in calo dello 0,4%, Wti a 46,46 dollari (-0,3%). In Europa il settore migliore è quello dei titoli Automotive (Stoxx +1,5%). Salgono anche i petroliferi (Stoxx +0,7%). A guidare il rialzo delle auto è stata Renault +4%, grazie ai buoni risultati della controllata Nissan. Volkswagen +3,1%. Fiat Chrysler ha chiuso in lieve calo (-0,1%), Stasera usciranno i dati sul mercato di ottobre. Domani toccherà al mercato Usa.
Fra i titoli industriali, StM guadagna l’1,2%, Finmeccanica +0,3%. In evidenza Cnh Industrial +1,5%. Eni ha recuperato le perdite iniziali e ha chiuso invariata: Morgan Stanley ha abbassato il giudizio a Underweight da Equal Weight e ha tagliato il target price a 15,0 euro da 15,5 euro.
Saipem è caduta in ribasso del 2,1%: Jefferies ha abbassato la raccomandazione a Underperform da Hold fissando un target price a 7,10 euro. A Milano il rialzo è stato sostenuto dalle utility dopo che l’ultimo documento dell’Authority per l’Energia lascia prevedere un aumento delle tariffe.
Ai massimi storici Snam +3,2% e Terna +1,1%. Positive anche Enel +1% ed Enel Green Power +1,7%. A2A è salita dello 0,6%. A Piazza Affari poco mossa Telecom Italia +0,1%. Xavier Niel sarà ascoltato domani in Consob per fare chiarezza sulla sua partecipazione potenziale nel gruppo telefonico, che tra azioni e derivati è del 15%, e sui rapporti con Vivendi starebbe pensando di aumentare la sua quota dall’attuale 20% al 24,9%, cioè appena sotto la soglia dell’Opa obbligatoria del 25%.
Mediaset guadagna il 2,1%. Seduta di forti ribassi per il Banco Popolare -3,6% declassato da Exane a Neutral da Outperform. Il titolo è sceso del 3,6%. Unicredit +0,1%. Salgono Intesa +0,3% e Monte Paschi +0,9%. Brutta giornata per Luxottica -3,8%, oggetto di downgrade da parte di Bank of America che ha abbassato la raccomandazione a Underperform da Neutral. Be e Mondo tv in orbita: +11 e +19%.