La parola ‘paziente’ usata nel comunicato di iersera della Federal Reserve per descrivere il non prossimo rialzo dei tassi-guida, è stata festeggiata da Wall Street e lo S&P500 è tornato sopra quota 2000 con un aumento del 2%. Un simile rimbalzo, del 2,3% sta registrando, verso la fine della seduta, il Nikkei. Anche Shanghai continua a salire, e l’indice CSI300 registra la sesta consecutiva seduta positiva. L’indice regionale MSCI Asia Pacific sta avanzando, nel primo pomeriggio giapponese, dello 0,8%.
Al ritrovato vigore di Wall Street si affianca quello del dollaro: lo yen si deprezza a 118,41 e l’euro scende a 1,235. Anche la moneta cinese si è indebolita contro dollaro, al livello più deprezzato (6.21) dal luglio scorso. Il rublo si è fortemente ripreso e quota 59,9 contro dollaro, dopo aver sfiorato gli 80 due giorni fa. Il cambio è comunque molto lontano dai 38 di settembre.
L’oro oscilla intorno a quota 1200 e segna, alle 7 del mattino italiano, 1198 $/oncia. Il petrolio si è nettamente rialzato nelle ultime 24 ore e il WTI si mantiene sopra i 56 $/b. Stabili i futures sullo S&P500.