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Riforma PA: 11 decreti attuativi al prossimo Cdm

L’attesa riforma della Pubblica Amministrazione sta per diventare realtà. Gli undici decreti attuativi della riforma Madia arriveranno sul tavolo del pre-consiglio dei ministri giovedì 14 gennaio che deciderà quali presentare al Consiglio dei Ministri che si terrà il giorno dopo.

Tanti i cambiamenti previsti, dalla riduzione delle partecipate alla riforma del servizio pubblico locale, passando per l’assorbimento del Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri,  le riunioni telematiche della conferenza dei servizi e la riduzione dei tempi necessari per la realizzazione delle grandi opere. Una riforma a tutto tondo dunque che punta a creare strutture più efficienti, eliminando sprechi, riducendo la burocrazia ponendo in essere basi solide per favorire gli investimenti delle aziende e semplificare la vita dei cittadini. Con la riforma, l’Esecutivo prevede dei risparmi, il cui ammontare non è però ancora stato quantificato.

Ma in cosa consiste nel dettaglio la riforma della Pubblica Amministrazione voluta dal Governo Renzi?

PARTECIPATE

Entro un anno e mezzo, le amministrazioni dovranno sbarazzarsi di tutte le partecipate non necessarie o con più amministratori che dipendenti. Scendendo nel dettaglio, il decreto attuativo riguarderà le 7.767 partecipate attualmente attive, comprese quelle in portafoglio delle amministrazioni centrali e le 29 partecipate del ministero dell’Economia. Di esse, solo due terzi presentano bilanci in utile o in pareggio, tutte le altre manifestano perdite che pesano come macigni. Escluse dai tagli le società quotate, Enav, Ferrovie e Rai. Il testo prevede infine la possibilità per Palazzo Chigi di escludere dalle nuove norme singole società.

Le  aziende saranno guidate da un amministratore unico e, nel caso in cui ci sia un cda, esso non potrà essere composto da più di cinque membri. Si dovrà effettuare un piano di razionalizzazione annuale e in caso di esuberi viene stabilita la mobilità obbligatoria.

Le imprese con un fatturato inferiore al milione di euro o con forma giuridica diversa da srl o spa verranno eliminate. Infine verrà imposta una stretta sugli stipendi dei manager, che saranno soggetti a nuovi tetti, stabiliti mediante un apposito dpcm e proporzionati alla qualifica professionale e al lavoro effettuato.

SERVIZI PUBBLICI LOCALI

La riforma incentiva la fusione in distretti delle spa locali attive nei settori di acqua, luce, gas, trasporti, farmacie e rifiuti. Le Regioni avranno un mese di tempo per predisporre il piano di fusione e stabilire il riassetto. Scaduto il termine, toccherà al Governo intervenire per razionalizzare il funzionamento dei servizi pubblici locali

PIN UNICO

La rivoluzione mira a migliorare il rapporto tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Per avallare tale scopo, uno dei decreti attuativi prevede l’arrivo del PIN Unico, vale a dire un “domicilio digitale” attraverso il quale il singolo cittadino potrà gestire i propri rapporti con la PA. Una sorta di recapito elettronico (mail o app) previsto anche per le aziende.

TRASPARENZA DELLA PA

Al fine di favorire la trasparenza della Pubblica Amministrazione, ogni singola realtà, in base al proprio core-business, dovrà pubblicare sul proprio sito internet istituzionale il tempo medio di attesa per le prestazioni sanitarie, i debiti accumulati, le fasi degli apparti. L’accesso agli archivi pubblici verrà liberalizzato.

GRANDI OPERE E RIUNIONI DIGITALI

Mai più tempi epocali per realizzare le grandi opere. La riforma stabilisce una considerevole riduzione della tempistica, agendo in primo luogo sulla conferenza dei servizi. Le nuove regole prevedono riunioni digitali decisioni in 60 giorni e silenzio-assento.

I tempi per le procedure amministrative verranno tagliati sia per le opere pubbliche che per gli insediamenti produttivi e le attività imprenditoriali rilevanti. Le camere di commercio verranno ridotte da 105 a 60 unità.

CORPO FORESTALE

Il Corpo dei Forestali verrà assorbito dall’Arma dei Carabinieri, sia per quanto riguarda le funzioni che per quanto concerne il personale, eccezion fatta per le competenze anti-incendio che passeranno integralmente ai vigili del fuco.

ASL

Cancellata la discrezionalità nelle nomine dei dirigenti delle Asl. La scelta verrà effettuata in base a una rosa di candidati estrapolata dall’elenco nazionale e dai soggetti aderenti al bando che hanno espresso il loro interesse per la carica.

ADDIO ALLE LEGGI 2011-2015

Molte delle leggi varate dal 2011 al 2015  considerate superate verranno eliminate, prima tra tutte la mobilità per i dipendenti in esubero prevista dalla spending review e riguardanti soggetti ormai in pensione. 

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