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Riforma fiscale, la bozza punto per punto: lotta all’evasione e sgravi ai più deboli

Sarà discusso oggi nel pre-Consiglio dei ministri l’atteso decreto di legge sulla semplificazione fiscale, che dovrebbe essere approvata dal governo questo venerdì.

Molti gli obiettivi del decreto. Questi i principali: stringere la morsa attorno all’evasione, attraverso controlli più serrati e, soprattutto, più mirati, al fine di recuperare risorse che confluiranno in un Fondo speciale per redistibuirle in favore della fasce di reddito più basse; snellire le procedure e alleviare le situazioni debitorie tramite rateizzazioni flessibili e pignoramenti più leggeri.

Dal 2014 le entrate derivanti dalla lotta all’evasione destinate a un Fondo speciale

Fa parte della bozza una delle promesse principali che al governo si chiedeva di rispettare: a partire dal 2014, come si legge nell’articolo 15 della bozza, le risorse che nel biennio 2012-2013 confluiranno nelle casse dello Stato dalla lotta all’evasione fiscale verranno destinate ad un Fondo speciale, che avrà il compito di redistibuirle in favore delle fasce più deboli, in particolare verso l’incremento delle detrazioni fiscali per i familiari a carico. Ogni anno, entro febbraio, il ministro dell’Economia dovrà, in una relazione al Parlamento, rendere conto dell’entità di tali risorse.

Liste selettive e controlli mirati per gli esercenti che non emettono lo scontrino

Stretta sugli esercenti che non emettono lo scontrino. In una norma contenuta nell’articolo 9 è previsto il rafforzamento del servizio telefonico gratuito 24 ore su 24 (il 117), come strumento a disposizione dei cittadini per denunciare i commercianti che incassano pagamenti in nero. Sulla base di queste segnalazioni verrà stilata una lista selettiva su cui l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza potranno concentrare i propri controlli.

Inoltre si richiederà ai contribuenti soggetti agli studi di settore, in maggioranza dunque ai commercianti, una particolare accuratezza ed onestà nella compilazione dei questionari sulle previsioni di reddito. Chi falsificherà o non risponderà a ai questionari, infatti, oltre a subire la sanzione pecuniaria già prevista per legge, verrà automaticamente inserito nella lista selettiva della GdF.

No spesometro oltre 3mila euro, torna l’elenco clienti-fornitori

Niente più spesometro per gli acquisti e i servizi ai fini Iva oltre 3mila euro, per i quali torna invece l’elenco clienti e fornitori che obbliga a comunicare al Fisco tutte le transazioni effettuate con l’obbligo di emissione della fattura, cioè le operazioni fra imprese. Per le operazioni nei confronti dei privati la soglia resta fissata in 3.600 euro.

Potenziati controlli su finte Onlus

Non compare nella bozza, al momento, l’introduzione dell’Ici sugli immobili della chiesa e del no-profit, ma figura una norma strettamente correlata: arriva un potenziamento dei controlli del Fisco sul Terzo settore con l’obiettivo di stanare le finte Onlus.

Nuova stretta su compensazione crediti IVA

Arriva una nuova stretta sulle compensazioni dei crediti Iva con la riduzione da 10mila a 5mila euro della soglia per l’invio preventivo all’amministrazione finanziaria della dichiarazione che attesti il diritto al credito da portare in compensazione. La norma produce i suoi effetti già sul credito 2011 e 2012.

Rateizzazione flessibile per debiti Equitalia e pignoramenti soft

La rateizzazione dei debiti tributari, per scelta del contribuente, potrà diventare flessibile e in caso di decadenza dalla rateazione è prevista la dilazione dei pagamenti. Il contribuente potrà infatti chiedere un piano di rateazione che preveda, in luogo di pagamenti costanti nel tempo (i piani a rata costante già emessi non saranno invece soggetti a modificazioni), pagamenti crescenti per ciascun anno, in modo da dare in modo alle famiglie in difficoltà di rinviare buona parte dell’onere in altro momento. Una volta ricevuta la richiesta di rateazione, l’agente della riscossione può iscrivere l’ipoteca “solo nel caso di mancato accoglimento dell’istanza.

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Sempre per quanto riguarda Equitalia e i debiti tributari è stato stabilito un allentamento anche nella riscossione dei debiti. Eventuali pignoramenti di beni strumentali verso imprese vedranno comunque la nomina del titolare come custode giudiziario, permettendo così all’azienda di proseguire nella sua attività. Per quanto riguarda i privati il decreto stabilisce un nuovo tetto massimo del pignoramento fino al decimo dello stipendio, e non più al quinto.

Obbligo comunicazione transazioni paesi black list solo sopra 500 euro

Un provvedimento volto invece a snellire le procedure e a semplificare è quello che prevede che le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate delle cessioni di beni e servizi verso i paradisi fiscali nella black list dell’Ocse debba essere effettuate solo nel caso di transazioni superiori ai 500 euro. Questo provvedimento ridurrà gli adempimenti formali da parte di imprese e contribuenti e comporterà, con la diminuzione del numero delle operazioni comunicate, l’aumento della rilevanza di quelle più pesanti.

Multe pesanti per chi esporta capitali all’estero oltre la soglia consentita

Saranno pesanti le sanzioni per chi verrà sorpreso a esportare capitali all’estero in misura superiore alla soglia consentita di 10mila euro. Le sanzioni, nel caso l’eccedenza superi i 10mila euro, potranno arrivare fino al 40%rispetto all’eccedenza stessa. Le multe saranno assai più lievi nel caso in cui si tratti di contanti e il soggetto decida di pagare nel momento stesso della contestazione.

Via obbligo domicilio in atti amministrazione

Salta l’obbligo di indicare il domicilio fiscale negli atti presentati all’amministrazione finanziaria. La precisazione dell’indirizzo dovrà essere indicata “solo ove espressamente richiesto”.

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