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Riforma fiscale: dall’Irpef al catasto, ecco la delega in arrivo

Il governo approva oggi la legge delega sulla riforma fiscale: occhi puntati sulla revisione del catasto e sul terzo scaglione Irpef, ma anche sulla cancellazione dell’Irap e sulle possibili modifiche all’Iva

Riforma fiscale: dall’Irpef al catasto, ecco la delega in arrivo

Dopo le elezioni amministrative, Mario Draghi riapre il cantiere della riforma fiscale. E lo fa immediatamente: già oggi, martedì, la legge delega sul fisco approderà sul tavolo del Consiglio dei ministri, convocato per le 15. L’obiettivo – già più volte ribadito dal capo del Governo – è rimodulare il sistema fiscale nel suo insieme per renderlo più efficiente, ma senza che ciò comporti un aumento della pressione sui contribuenti.

La cornice normativa dell’intervento sarà appunto la legge delega che l’esecutivo approverà oggi, per poi mandarla in Parlamento. Dopo il via libera di Camera e Senato, la palla tornerà al governo, che dovrà dare attuazione al provvedimento attraverso una serie di decreti legislativi. Solo allora sarà possibile valutare se l’Italia avrà rispettato gli impegni assunti con Bruxelles sul versante fiscale, una delle condizioni poste dall’Europa in cambio degli oltre 190 miliardi di aiuti connessi al programma Next Generation Eu.

RIFORMA FISCALE: ALIQUOTE IRPEF, OCCHI SUL TERZO SCAGLIONE

Per il momento, quindi, di contenuti si può parlare solo in termini generici. Di sicuro, il cuore della legge sarà la redistribuzione del carico fiscale attraverso la riforma delle aliquote Irpef. In particolare, si punta a ridurre il peso sul terzo scaglione (quello tra i 28 mila e i 55 mila euro lordi di reddito annuo), che ora paga il 38%, con un salto di ben 11 punti percentuali rispetto al secondo. Il problema è capire in che direzione andrà la modifica: Pd e Leu vorrebbero un’aliquota continua sul modello tedesco (ossia una percentuale personalizzata e connessa al reddito, che garantirebbe il massimo della progressività), mentre il Movimento 5 Stelle chiede una riduzione tout-court degli scaglioni (che però sarebbe più difficile da finanziare). La soluzione al rebus arriverà solo con i decreti legislativi.

RIFORMA FISCALE: ALLO STUDIO L’ABOLIZIONE DELL’IRAP

Per quanto riguarda l’Irap, le Camere ne hanno chiesto l’abolizione, ma anche in questo caso bisogna capire il come. L’accorpamento all’Ires, ad esempio, rischia di produrre un’aliquota troppo alta. È possibile allora che la cancellazione non sia universale, ma circoscritta a professionisti e partite Iva.

LA RIFORMA DEL CATASTO

Un’altra delle (poche) certezze è che la legge delega conterrà quella riforma del catasto che in Italia si annuncia e si progetta senza successo da decenni e che oggi il centrodestra osteggia, bollandola come uno strumento per aumentare le tasse sulla casa. In realtà, la revisione degli estimi catastali – un procedimento lunghissimo e difficoltoso – aumenterebbe l’equità del sistema fiscale, allineando l’entità del prelievo al reale valore degli immobili. L’esempio tipico è quello degli appartamenti di lusso nei contri storici che il Fisco tratta ancora come case popolari, classificazione in cui rientravano decine e decine di anni fa.

POSSIBILE INTERVENTO SULLE ALIQUOTE IVA

Inoltre, secondo l’Ansa, la delega fiscale conterrà un intervento sulle aliquote dell’Iva. Ancora però non è dato sapere di che tipo: l’imposta sui consumi ha effetti immediati e significativi sull’inflazione (al centro dell’attenzione della Bce in tutta l’Eurozona), per cui molto dipenderà dall’entità delle risorse stanziate.

Il calcolo non è semplice, anche perché ancora non è chiaro quali misure fiscali saranno inserite nella prossima legge di bilancio (che arriverà molto prima dei decreti legislativi connessi alla delega fiscale). Per ora si parla di una manovra da 22 miliardi, di cui fino alla metà (9-11 miliardi) potrebbero essere impiegati proprio per il capitolo fiscale.  

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