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Riflettori dei mercati sulle grandi manovre in vista del Consiglio europeo. Milano inizia male

Grande attesa per il Consiglio europeo da cui si attendono fatti per le banche e per i bond dei Paesi più esposti alla speculazione finanziaria – Intanto stamani Piazza Affari inizia male – Soros: “Non è tardi per un accordo ma serve road map precisa” – Germania sotto choc: senza euro 5 milioni di disoccupati – Slitta a domani cda Monte Paschi sul piano

Riflettori dei mercati sulle grandi manovre in vista del Consiglio europeo. Milano inizia male

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E DOMANI E’ ANCHE E’ IL GIORNO DELLA VERITA’ PER MPS

Le Borse asiatiche aprono al ribasso la settimana finanziaria: Tokyo scende dello 0,40% , al pari di Sidney e Seul. Al contrario, in rialzo Hong Kong +0,34%. In forte calo i titoli delle materie prime. L’euro scende a quota 1,2529.

Due le preoccupazioni degli operatori: i tempi biblici delle decisioni europee; la preoccupazione sulla frenata di Cina e Usa. Il panel degli esperti di Bloomberg prevede che i conti delle società Usa, dopo 11 trimestri positivi, dovrebbero chiudere in rosso.

Per l’Italia finanziaria è arrivata l’ora dei rigori. Domani il Tesoro affronta i mercati con un’offerta di titoli zero coupon per 3 miliardi di euro. Nelle stesse ore in campo anche il Tesoro spagnolo con un’asta di Bonos a 3 e 6 mesi.

E’ su questo terreno, avverte George Soros, che si gioca il futuro dell’euro. “ Non è troppo tardi – scrive – per un accordo che non si limiti a ribadire l’obiettivo a lungo termine dell’unione politica europea ma che contenga anche una road map precisa di impegni per arrivarci”. Ovvero: a) il fondo Efsf dovrebbe acquistare i titoli greci posseduti dalla Bce; 2) la stessa Bce dovrebbe impegnarsi ad acquistare titoli italiani e spagnoli in quantità illimitata; 3) Italia e Spagna dovrebbero approvare le riforme necessarie per consentire l’avvio del Redemption Fund, ovvero le garanzie Ue sul debito pubblico oltre il 60 per cento del pil. Altrimenti, conclude il finanziere, la dissoluzione dell’euro sarà solo questione di tempo.

Grandi manovre in vista del vertice europeo del 28-29 giugno. ll cancelliere tedesco Angela Merkel sarà mercoledì a Parigi per preparare il summit con un giorno di anticipo insieme a François Hollande. Mentre la missione della troika in Grecia è stata rinviata per i problemi di salute del premier e del ministro delle Finanze, e si terrà la prossima settimana, il più presto possibile, ha annunciato Amadeu Altafaj Tardio, portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn.

Intanto una notizia in arrivo da Atene non aiuta la mission impossibile greca di strappare ai tedeschi il sì a una proroga sul piano di risanamento: nel 2010-11 sarebbero stati assunti dal governo 70.000 funzionari in piena violazione della legge che al contrario prevedeva un taglio netto. Secondo il settimanale To Vima, che cita un dossier degli ispettori della trojka, 12mila altre persone sono state assunte dagli enti locali mentre era in corso il processo di fusione di alcune municipalità.

Grande rilievo, infine, per uno scoop di Der Spiegel che pubblica uno studio del ministero delle Finanze tedesco sui costi della fine dell’euro. Emerge uno scenario apocalittico che non risparmia Berlino, che rischia 5 milioni di disoccupati.

Le Borse europee riaprono i battenti dopo un finale di seduta ad alta tensione, nonostante i buoni propositi espressi dai premier nel vertice a quattro di Roma.

L’indice FtseMib registra un calo dello 0,6%, un risultato migliore delle altre Borse: Londra è scesa dello 0,9%, Parigi -0,7%, Francoforte -1,2%.

Per Piazza Affari il bilancio della settimana è un calo dello 0,3% che amplia a -9,4% la performance negativa da inizio anno.

Riflettori accesi su alcuni possibili protagonisti della settimana.

Il Monte Paschi innanzitutto. Venerdì scorso l’istituto di Rocca Salimbeni ha chiuso in forte rialzo +6.2%. In parte la performance è legata all’impatto delle nuove regole Bce: la banca centrale ha allargato le maglie dei collaterali da esibire per attingere prestiti da Francoforte, una novità preziosa per le banche spagnole ma che tornerà utile anche a Siena.

In buona parte, però,  la performance è legata all’attesa per il cda di domani, dedicato al piano industriale ma, soprattutto, agli strumenti scelti per recuperare tra i 700 milioni e 1 miliardo, necessari per adeguare il patrimonio ai livelli chiesti dall’Eba. Due le strade possibili: una nuova richiesta di Tremonti Bond, ovvero, più costosa ma più lineare, l’emissione di Co.co.bond rivolta al mercato. Venerdì, nell’ultimo quarto d’ora di contrattazioni, le banche principali hanno bruciato i guadagni della giornata: Unicredit è scesa dello 0,5%, Intesa -1,1%.

Grande attenzione meritano anche i titoli petroliferi. Dopo il calo della scorsa settimana il greggio stamane mostra segnali di risveglio a quota 80,27 dollari sull’onda delle tensioni in Medio Oriente. Eni-1,5%, Saipem -3,9%, Tenaris -2,3%. Le tensioni sul fronte Siria-Turchia e l’affermazione dei Fratelli Musulmani in Egitto possono modificare il trend ribassista.

Mercoledì 27 si terrà l’assemblea Fonsai per approvare l’aumento di capitale riservato ad Unipol. “Poi – ha dichiarato l’ad della compagnia bolognese Carlo Cimbri – valuteremo insieme al consorzio di garanzia il momento opportuno per avviare l’aumento di capitale” già nel mese di luglio per avviare “a partire da settembre” l’iter per la fusione da completare “entro la fine dell’esercizio 2012 così da rendere efficace la fusione a gennaio 2013”. Ma prima la Consob dovrà pronunciarsi sull’esenzione dall’Opa sulla Milano Assicurazioni. Forse già in settimana.

Finale di settimana negativo per i titoli industriali: Finmeccanica ha perso l’1,9%, Fiat Industrial -3,6%, Prysmian -2%, Pirelli -2% ma positivo per le utility, a partire da Enel +1,7%, A2A +1,2% e Atlantia +1,1%.

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