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Rifiuti speciali, cresce la produzione e diminuiscono le discariche

Nel 2015 la produzione nazionale di rifiuti speciali è aumentata del 2,4% rispetto all’anno precedente e si attesta a circa 133 milioni di tonnellate. I rifiuti speciali (definiti e disciplinati dall’art. 184, comma 3 del D.Lgs. 152/2006, quali ad esempio i rifiuti da attività agricole e agro-industriali ed i macchinari e le apparecchiature deteriorate ed obsolete) si suddividono a loro volta in rifiuti speciali pericolosi (quelli che contengono un’elevata dose di sostanze inquinanti) e non pericolosi. 

Questo è il principale dato che emerge dalla sedicesima edizione del Rapporto Rifiuti Speciali dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che ogni anno fornisce un quadro dettagliato su produzione e gestione dei rifiuti speciali in Italia. 

Ad incidere maggiormente sull’aumento della produzione nazionale sono stati i rifiuti speciali non pericolosi del settore delle costruzioni e demolizioni (43,9%) mentre il contributo più importante di rifiuti speciali pericolosi è determinato dal settore manifatturiero (36,9%). 

Produzione totale rifiuti Pericolosi e Non pericolosi in UE 28 (tonnellate e percentuali), 2014. Fonte: ISPRA su dati Eurostat

Rispetto al totale gestito, il recupero di materia – che è aumentato di oltre 5 milioni di tonnellate rispetto al 2014 –  è la forma di gestione prevalente (88,6 milioni di tonnellate), seguita da altre operazioni di smaltimento come il trattamento chimico-fisico e biologico, il raggruppamento preliminare ed il ricondizionamento preliminare. 

Gestione dei rifiuti speciali, anno 2015. Fonte ISPRA

In confronto con il 2015, il numero di discariche destinate allo smaltimento dei rifiuti speciali è diminuito di 28 unità. A livello nazionale, i rifiuti speciali smaltiti in discarica sono 11,2 milioni di tonnellate, di cui 9,9 milioni di tonnellate sono di rifiuti non pericolosi. In diminuzione del 2,9% anche la quantità di rifiuti speciali esportata all’estero. Questi provengono da impianti di trattamento dei rifiuti e sono inviati principalmente in Germania. 

Cala anche il numero di rifiuti speciali importati da altri Paesi (-6,6%), che provengono soprattutto da Germania ed Ungheria. 

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