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Rifiuti, Roma: Cantone apre un’indagine su Ama

Alessandro Solidoro verso la nomina ad amministratore unico dell’azienda romana dei rifiuti – Delrio: “L’emergenza rifiuti non risolve in pochi giorni” – Zingaretti: “Non serve un nuovo termovalorizzatori”

Rifiuti, Roma: Cantone apre un’indagine su Ama

L’Autorità nazionale anticorruzione ha aperto un’istruttoria sull’Ama in relazione alla gestione rifiuti a Roma. La decisione – indirettamente annunciata nei giorni scorsi dal numero uno dell’Anac, Raffaele Cantone – arriva nel pieno della polemica politica intorno alla figura di Paola Muraro, ex consulente dell’Ama che il mese scorso è stata nominata assessore all’Ambiente dal sindaco di Roma, Virginia Raggi.  

Intanto, oggi la commissione Ambiente di Roma ha dato parere favorevole alla nomina di Alessandro Solidoro quale amministratore unico dell’azienda romana dei rifiuti: “Ama di fatto è già fallita – ha commentato Daniele Diaco (M5S), presidente della commissione –, con 600 milioni di euro buco e questa è la motivazione per prendere una persona esperta di aziende in crisi. I romani, infatti, ci hanno voluto qui per risanarla, e il curriculum unico che vi è stato sottoposto è dovuto all’efficienza del M5S nel rispondere all’esigenza dei cittadini”.

Inoltre, oggi il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, durante la trasmissione Agorà ha puntato il dito contro l’amministrazione capitolina: “Non si può dire, come forse ha fatto l’assessora all’ambiente al Comune di Roma, che in due giorni si risolve il problema dei rifiuti perché significa dire bugie. Serve un lavoro serio, dall’educazione dei cittadini alla raccolta differenziata alla buona organizzazione azienda, che attualmente non c’è”.

Quanto all’effettiva emergenza rifiuti, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha detto nella sua relazione al Consiglio regionale che “sulla base del fabbisogno e della raccolta differenziata e dell’impiantistica non si reputa necessaria l’apertura di una procedura per un nuovo termovalorizzatore”. Ieri il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti aveva sostenuto la necessità per il Lazio di dotarsi di un nuovo impianto.

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