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Rifiuti: i Comuni migliorano la raccolta del vetro. Per il 2024 nuovi finanziamenti a fondo perduto

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La partita è davvero grossa e i tempi per giocarla sono lunghi. I sindaci si impegnano per la raccolta differenziata ? Bene, le imprese apprezzano e si mettono dalla loro parte. Il 2O23 si chiude con un nuovo bando del CoReVe, Consorzio per il Recupero del Vetro, concepito insieme all’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, per migliorare la raccolta del vetro soprattutto nei piccoli comuni.

La dotazione del bando sarà di 7 milioni di euro per un cofinanziamento a fondo perduto per acquistare mezzi di piccole dimensioni e strumentazioni in grado di differenziare il vetro per colore.

Poiché non siamo ancora così bravi a separare una bottiglia verde da una bianca quando le mettiamo nei cassonetti, il bando aiuta ad acquistare macchine che lo fanno alla perfezione. Gli studi dicono che è l’ultima innovazione da mettere a sistema e che produce buoni risparmi di materia prima.

Una bottiglia verde può essere realizzata con il 95% di materiale riciclato, mentre per una bottiglia bianca si può usare solo il 30%. Gli studi dicono anche che il nuovo procedimento fa risparmiare energia per la fusione del vetro da recuperare. Niente male anche questo, giacché tutti si lamentano dei costi dell’energia.


Nuovi traguardi ecologici ed economici

Il bando fa fare un salto in avanti ad un sistema consortile che riunisce- tramite le convenzioni- quasi tutti i comuni italiani. Per il sistema riciclo vetro la transizione ecologica é nei numeri che hanno consentito all’Italia buoni risultati.

Alla recente Assemblea dei sindaci a Genova, l’orizzonte indicato da molti primi cittadini é al 2024. Previsioni che coincidono con il piano del Coreve.Le domande di finanziamento vanno presentate entro il 30 settembre 2024, ma é in queste settimane che nei comuni bisogna pensare a cosa proporre.

Se si presentano buoni progetti si passa dalla raccolta incolore a quella separata. Oltretutto si capisce che il bando nasce dalle difficoltà riscontrate nei piccoli centri o nelle aree urbane dove i camion grandi non riescono ad accedere.

La nuova opportunità si riallaccia ai 122 progetti degli ultimi anni, costati 22 milioni di euro per 7 milioni di cittadini. La scommessa stavolta è più rischiosa, per più cittadini, ma tempo per pensare ce n’è abbastanza.

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Categories: Economia e Imprese