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Rientro a scuola, ecco il calendario scolastico 2024-2025 regione per regione

Agosto sta finendo e per gli studenti è tempo di pensare al rientro sui banchi di scuola. La prima campanella suonerà per la Provincia di Bolzano il 5 settembre mentre le ultime a rientrare saranno alcune regioni il 16 settembre. Ecco tutte le date con anche le festività e i ponti disponibili per il prossimo anno scolastico

Rientro a scuola, ecco il calendario scolastico 2024-2025 regione per regione

Agosto è agli sgoccioli, e per studenti e famiglie è tempo di prepararsi al rientro sui banchi di scuola. Con l’avvicinarsi di settembre, l’Italia si prepara a dare il via al nuovo anno scolastico 2024-2025. Il ritorno in aula non avverrà, però, simultaneamente in tutte le regioni: ogni territorio ha il proprio calendario, stabilito in base a decisioni regionali che tengono conto delle esigenze locali e dei contesti specifici. Il nuovo anno scolastico inizierà il 5 settembre 2024 e terminerà tra il 6 e il 10 giugno. Vediamo ora le date per regione.

Calendario scolastico 2024-2025: Bolzano apre, il 16 settembre ultima data di rientro

Il nuovo anno scolastico 2024-2025 prenderà il via il 5 settembre per gli studenti della Provincia Autonoma di Bolzano, che saranno i primi a tornare in aula. Nella stessa data, anche i bambini delle scuole dell’infanzia in Lombardia inizieranno le loro attività. Qualche giorno dopo, il 9 settembre, toccherà agli studenti della Provincia Autonoma di Trento.

L’11 settembre sarà una data importante per sei regioni italiane, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, dove migliaia di studenti torneranno in classe. Il 12 settembre, sarà il turno di Campania, Lombardia, Molise e Sardegna.

Gli ultimi a rientrare sui banchi di scuola saranno gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia e Toscana, il 16 settembre. Con questa data, il quadro del rientro a scuola sarà completo in tutto il Paese.

Calendario scolastico 2024-2025: le feste e i ponti

Durante l’anno scolastico 2024-2025, tutte le scuole italiane rimarranno chiuse in occasione delle festività nazionali, indipendentemente dalle specificità dei calendari regionali. Le chiusure sono programmate per: il 1° novembre 2024 (Tutti i Santi), l’8 dicembre 2024 (Immacolata Concezione), il 25 e 26 dicembre 2024 (Natale e Santo Stefano), l’1 gennaio 2025 (Capodanno), il 6 gennaio 2025 (Epifania), il 20 e 21 aprile 2025 (Pasqua e Lunedì dell’Angelo), il 25 aprile 2025 (Festa della Liberazione), l’1 maggio 2025 (Festa del Lavoro), e il 2 giugno 2025 (Festa della Repubblica).

Oltre a queste festività, l’anno scolastico offrirà anche diverse opportunità di ponti, che consentiranno agli studenti e agli insegnanti di prendersi delle brevi pause. Il primo ponte sarà dal 1° al 3 novembre 2024, grazie alla festa di Ognissanti che cade di venerdì. Le vacanze di Natale, invece, cominceranno il 20 dicembre 2024 e si estenderanno fino al 7 gennaio 2025, per una pausa totale di 17 giorni.

Le vacanze pasquali si terranno dal 17 al 22 aprile 2025, seguite da un altro ponte di tre giorni legato alla Festa della Liberazione il 25 aprile, che cade di venerdì. Un altro ponte importante si avrà dal 1° al 4 maggio 2025, grazie al fatto che il 1° maggio cade di giovedì. Infine, la Festa della Repubblica del 2 giugno 2025, che cade di lunedì, permetterà un ultimo ponte di tre giorni dal 31 maggio al 2 giugno, poco prima della fine dell’anno scolastico previsto tra il 6 e il 10 giugno.

Esami 2025: le date di maturità e terza media

La prima prova dell‘esame di maturità 2025 si terrà il 18 giugno 2025 alle ore 8:30, come comunicato nell’ordinanza del Ministero dell’istruzione e del Merito pubblicata il 31 luglio 2024. La prova suppletiva è fissata per il 2 luglio 2025, sempre alle 8:30.

Per quanto riguarda l’esame di terza media 2025, questo si svolgerà tra la fine delle lezioni e il 30 giugno 2025, seguendo i calendari stabiliti dalle commissioni d’esame delle scuole statali e paritarie. Le date precise verranno stabilite dalle commissioni d’esame presso le singole istituzioni scolastiche, tenendo conto del calendario specifico di ciascuna scuola.

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