In occasione della presentazione del Rapporto “L’Italia del Riciclo 2016”, il Gruppo Hera – multiutility al primo posto in Italia nel settore ambientale per rifiuti gestiti – conferma il proprio impegno nel favorire e promuovere la transizione verso un’economia circolare, raggiungendo e superando con 15 anni di anticipo l’obiettivo fissato nel 2015 da Bruxelles sulla riduzione del ricorso alla discarica (<10% entro il 2030). I rifiuti conferiti in discarica da parte della multiutility, infatti, sono scesi l’anno scorso all’8,6%.
E sull’agenda europea Hera brucia anche altre tappe: sul fronte del riciclo degli imballaggi, in particolare, il Gruppo ha già raggiunto l’obiettivo del 65% stabilito dall’Unione Europea per il 2025. E manca poco, infine, per tagliare il traguardo europeo sul tasso di riciclo complessivo dei rifiuti urbani, fissato per il 2020 al 50%: nel 2015, infatti, la multiutility si è già attestata al 48%.
Con la raccolta differenziata salita al 55,4% e la quota di rifiuti differenziati portati a effettivo recupero che raggiunge il 94,4%, inoltre, è stato possibile generare un beneficio famiglia di 27 euro – pari all’11% della bolletta – che supera la media nazionale (22 euro). A tutto vantaggio della green economy, nella quale – anche grazie all’impegno di Hera – è stato dato lavoro a 18 mila persone, lungo una filiera che nel complesso riguarda 191 impianti di recupero ed esprime un fatturato annuo di 10 miliardi di euro.