Le trimestrali del lusso hanno preso piede con i risultati di Brunello Cucinelli, che hanno aperto la stagione lunedì, seguiti dai numeri molto positivi di Richemont. Nel terzo trimestre del 2024, il colosso svizzero proprietario di Cartier ha registrato un incremento delle vendite del 10% a tassi di cambio costanti, raggiungendo un record storico di 6,2 miliardi di euro. Un’impennata che ha trascinato l’intero settore, confermando il buon momento per il lusso europeo, nonostante la debole domanda in Cina. Ora, gli occhi sono puntati su Lvmh, il gigante francese che svelerà i suoi numeri il 28 gennaio.
I conti di Richemont trainano il lusso, a Milano rally di Moncler
A Piazza Affari, il rally di Richemont (+17,1%) ha dato il via a un’esplosione di rialzi nel settore del lusso, con Moncler (+8,08%) e Kering (+8,69%) in testa seguito da Ferragamo (+6,04%) e Hermès (+5,16%). Anche Prada (+4,3%) e altri titoli come Brunello Cucinelli (+2,16%) e Lvmh (+2,2%) hanno beneficiato dell’effetto positivo generato dai risultati superiori alle attese del colosso svizzero. Le aspettative di una ripresa dei consumi, alimentata dagli stimoli economici in Cina e dal rilancio dell’economia americana, hanno dato nuovo slancio agli investitori, che sembrano ottimisti riguardo la ripresa del settore. I risultati di Richemont, che sono usciti oggi, sono stati il primo banco di prova.
Richemont: vendite in crescita, ma Cina frena i numeri
Il colosso svizzero del lusso ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio 2024 con risultati molto positivi. Le vendite sono aumentate del 10% a tassi di cambio costanti e effettivi, raggiungendo i 6,2 miliardi di euro, il miglior risultato trimestrale di sempre. La crescita è stata registrata in tutte le regioni, ad eccezione dell‘Asia Pacifico, che ha visto una contrazione del 7%, dovuta principalmente al calo delle vendite in Cina (-18%).
Il miglioramento è stato particolarmente evidente rispetto al primo semestre dell’anno, con l’accelerazione più marcata registrata nel segmento “Jewellery Maisons“, che ha segnato un +14%. Le vendite complessive per i primi nove mesi dell’anno sono salite a 16,2 miliardi di euro (+4% a tassi di cambio costanti). Inoltre, la posizione di cassa netta è aumentata a 7,9 miliardi di euro, confermando la solidità finanziaria del gruppo.
Prossimi appuntamenti e aspettative per il settore
L’attenzione ora si sposta su altre importanti aziende del lusso, con in prima fila Lvmh. Se i numeri del gruppo di Bernard Arnault dovessero superare le aspettative, potrebbe scatenarsi un rally del settore, spingendo i principali indici europei. Altre aziende, come Hermès, Burberry, Zegna e Ferragamo, sono pronte a rivelare i loro conti nei prossimi giorni. A febbraio, toccherà a Kering, Moncler e Hermès, mentre Prada chiuderà la stagione dei conti a marzo.
Gli analisti sono ottimisti, aspettandosi che i manager dei big del lusso segnalino segnali di ripresa nelle conference call, nonostante il quadro complessivo resti incerto, con il mercato immobiliare cinese ancora in difficoltà e l’aumento dei costi delle materie prime che potrebbe pesare sui margini. Tra i titoli più solidi, Lvmh guida la classifica, seguito da Richemont e Hermès, tutti con solidi rating “buy”.